PRIMO ARDENTE BACIO

PALAZZO DI MUYASSAR
Giardino interno di palazzo


Muyassar e' uscito nel giardino collocato internamente al palazzo dominato da arcate, aiuole e una vasca d'acqua centrale con navate laterali illuminate da fioche e intime luci. Il sultano ha da poco finito di parlare con Butrus di Raja, ignaro che un uomo di palazzo ha origliato la conversazione e che ha informato qualcuno telefonicamente da un telefono di palazzo.
Camminando nel giardino, inevitabilmente Muyassar va a ripensare ai momenti in cui era riuscito a conquistare la fiducia di Raja che aveva scelto di restare a palazzo di sua spontanea volonta' per poter ballare assieme alle altre danzatrici per lui quotidianamente. La mente di Muyassar va a fermarsi indietro nel tempo, a quando Raja giorno dopo giorno gli regalava sguardi sempre piu' interessati anche se timidi. La persiana aveva sicuramente vissuto l'unicita' che lui regalava solo a lei e a nessun altra, a tal punto da aver innescato a sua insaputa la gelosia di una danzatrice di palazzo che invece avrebbe fatto follie per conquistarsi un posto speciale nel cuore del bello e potente sultano.
Muyassar va a sedersi sul bordo della vasca immergendo un dito, e un cerchio del movimento nell'acqua gli fa rivedere delinearsi un disegno simile che si era creato quando era stata Raja a fare lo stesso gesto in quella stessa vasca seduta accanto a lui durante una serata per Muyassar speciale.


QUALCHE MESE PRIMA


Raja si avvicina a Muyassar seduto sul bordo della vasca del giardino interno. Lui alza il viso verso di lei ammirandola nelle sue femminili vesti da ballo e dopo aver ballato assieme alle altre per lui come ogni giorno.
"Mi avete fatta chiamare?"
"Si....Raja....Ti va di sederti qui vicino a me? "
Raja sorride timidamente annuendo sedendosi lentamente accanto a lui raccogliendo i lembi dell'ampia gonna orientale per nascondere le gambe a causa della posizione, e in modo da potersi sedere anche piu' comodamente.
" Adoro vederti danzare.Ogni giornata ha un senso per me solo al pensiero di poterti vedere, fosse anche solo a distanza. Ma questo suppongo tu l'abbia gia' capito dai miei occhi. Come ho visto nei tuoi il desiderio di inebriarti dei miei.Dico bene?"

Le sussurra guardandola negli occhi in un modo come solo lui riesce.
Imbarazzata Raja raccoglie ancora di piu' i lembi delle vesti come per fare qualcosa per mascherare il suo imbarazzo per poi far scivolare una mano nell'acqua creando un gioco di linee con il suo movimento distogliendo lo sguardo da quello di lui.
" Non mi permetterai mai di...."
Sta per rispondergli Raja come se lui si fosse accorto di chissa' quale peccato proibito nei suoi confronti, essendo un uomo cosi' importante e prestigioso. Muyassar pero' la zittisce sollevandole con delicatezza il mento con due dita per portarla a guardare i suoi occhi.
"Invece voglio che ti permetti. "
Le dice quindi vedendole negli occhi una luce di stupore ma al tempo stesso piacevole invito.
" So leggere gli occhi di una donna. Capisco quando mentono...quando amano...quando provocano....quando giocano....quando temono....quando desiderano....e la lista potrebbe continuare. "
Le accarezza i contorni delle labbra con un tocco sensuale salendo per fare lo stesso intorno agli occhi di lei dipinti con tratti orientali.
" ....quando tremano. Come stanno tremando ora i tuoi...."
"Io....non....."
"Ssss.....non e' necessario che tu dica nulla.Sono i tuoi occhi a parlare per me.E so leggere anche la loro paura. Paura di osare...paura di lasciarsi andare al brivido del desiderio...."
"Lei....e' sempre .....gentile con me. Le sue parole mi gratificano. Lo apprezzo e vi apprezzo per quello che mi dite. Ma non mi permetterei mai di....desiderare un uomo che...."
"Un uomo che...? Un uomo che ti vorrebbe con tutto se stesso e che ti regalerebbe il mondo se potesse? Forse ti sembrero' uno sdolcinato. Ma la poesia, esce dalle mie labbra solo quando parlano di te"
Raja alza gli occhi verso Muyassar sempre piu' combattuta e rapita dal modo di fare e parlare del sultano che mentre le continua ad accarezzare con una mano i contorni degli occhi, con l'altra va alla ricerca della mano di lei per intrecciare le dita con quelle sue in un movimento lento e caldo.
"Maesta'.... io...."
" Sssttt... lo vedo il desiderio nei tuoi occhi.Ed e' lo stesso desiderio che tu vedi nei miei.Puoi scegliere di restare o fuggire, ma sappi che fra meno di un secondo andro' a baciare queste meravigliose labbra..."
Le sussurra senza smettere di guardarla, e dopo aver allontanato la mano del contorno dei suoi occhi, scivola anche con quella mano alla ricerca dell'altra di lei in un altro intreccio caldo che porta le dita delle loro mani a intrecciarsi.
Nel non vederla fuggire, Muyassar si avvicina alle labbra della donna per andare ad assaporare un intimo e magnetico bacio che lo fa vibrare come se stesse prendendo una sorta di scossa e al quale Raja non riesce ad opporsi per il magnetismo che si instaura tra loro. Muyassar trasforma poi il bacio in qualcosa di ancora piu' passionale e intimo stringendola a se' con calda presa facendo aderire il corpo di lei al suo e baciandola per istanti che sembrano essersi fermati nell'eternita' di un momento. La vede poi staccarsi  agitata per cio' che lui le ha innescato. L'osserva mentre Raja si alza di scatto spaventata quasi come se avesse attuato il piu' grave peccato e la vede portarsi le mani sulle labbra.
"Mi ... mi dispiace...no...non posso...non posso...."
Raja farfuglia quelle parole agitata per poi correre via sotto gli occhi dispiaciuti ma al tempo stesso raggianti del sultano.


REALTA'


Muyassar "stringe" l'acqua nel pugno di una mano sentendola scivolare  via dalla mano quasi come se fosse Raja a scivolargli via, e la folle rabbia per la perdita e fuga di lei accaduta da ormai troppo per lui, si rimpadronisce del sultano che scaglia un pugno sul bordo della vasca con sgomento e afflizione.

Valentina - Racconti fantasy
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