VITA COLLEGATA AI LUPI
"Lui e' Shark.E' il capo branco. Conosce la zona meglio di chiunque altro. E' un leader. Ma come tutti i piu' grandi leader, ha un punto debole.Trattalo bene e diventera' il...."
"Non c'e' bisogno che tu dica altro...."
Aaron si avvicina a passo lento verso l'husky e si accuccia sulla neve osservando l'animale guardandolo dritto negli occhi. Shark contempla Aaron quasi come se si stesse gia' instaurando un legame particolare fra di loro, e l'husky si avvicina all'uomo che gli permette di annusarlo protendendo le mani verso di lui.Lara osserva la scena cupamente.Quale filo conduttore intercorre ancora con quella tipologia di cane? Perfino il commissario Jack Slate , l'uomo che aveva provato qualcosa per lei in precedenza, ha un cane di quel genere.Un'altra coincidenza? Perche' gli ultimi uomini incontrati erano accomunati da quell'animale?
Iisar si allontana verso Lara.
"Vi lascio un po' a familiarizzare. E' importante.Anche se ho la sensazione che vi conosciate gia'.D'altronde non mi sorprende.E ' uno dei cuccioli che ha dato alla luce....Syria...."
Iisar indica a Lara di seguirlo all'interno della struttura lasciando Aaron con l'animale che avrebbe avuto un ruolo importante per l'attraversata del posto.Aaron alza il viso verso Iisar con uno sguardo che esprime una struggente malinconia nel pronunciare il nome di Syria, poi inizia a dialogare con Shark mentre Lara e Iisar lo attendono dentro. Lara osserva l'ambiente della specie di "stalla" in cui diversi cani husky sono situati all'interno di un recinto sempre interno al coperto.Isaar si appoggia al recinto di media altezza con le braccia.
"Ti piacciono i cani? Senza di loro qui non si potrebbe andare da nessuna parte. Sono preziosi. "
"Posso immaginarlo"
Risponde Lara comprendendo la difficolta' di vivere in una zona simile.
"Sono temprati. Io vivo qui da anni ma non mi abituero' mai al freddo.Eppure non riesco ad andarmene. Ci sono cresciuto. Non sono riuscito a fare come Aaron"
Lara scruta Iisar che sembra ben disposto alle chiacchiere. Quale occasione migliore per scoprire qualcosa in piu' su quel misterioso uomo cosi' tanto rabbioso e capace di attuare operazioni simili mettendosi al servizio di una terrorista russa con traffici di armi chimiche?
"Quindi....Aaron viveva qui..."
"Aaron e' nato fra i ghiacci. Letteralmente. Siamo cresciuti insieme.Erano davvero dei bei tempi spensierati"
Iisar sorride mentre si lascia andare ad un sorriso appoggiato al recinto allungando poi una mano per accarezzare uno dei cani dentro il recinto che si alza sulle zampe per reclamare una carezza.
"Forse la mia domanda ti sembrera' strana ma...dove siamo esattamente?"
Iisar guarda Lara un po' perplesso.
"In effetti la tua domanda e' un po' strana.Aaron ti ha fatto una sorpresa per non dirti il posto?"
"Diciamo che mi ha fatto una sorpresa, anche se un po' diversa dalle sorprese che si aspetta una donna"
Risponde lei cercando di scoprire dell'altro di utile.
"Islanda"
Lara abbassa gli occhi sui cani.
"Islanda...quindi...mi ha portata nella sua terra"
"Erano anni che non si vedeva.Beh, se e' grazie a te Lara, sono contento che lui sia tornato. Almeno l'ho rivisto.Anche se...e' completamente cambiato..."
Lara alza il viso verso Iisar vedendo il volto dell'uomo triste e deluso.
"Prima hai detto che e' nato fra i ghiacci.Che intendevi dire esattamente?"
"Sua madre l'ha partorito in mezzo alla neve.Era una grande donna....forte...coraggiosa.Ha partorito Aaron da sola.La piu' grande dimostrazione di amore di una donna mettere alla luce da sola un bambino in mezzo alla neve e i lupi.E' vivo per miracolo per la forza di quella donna e per essere riuscita a portarlo nel piu' vicino ospedale dopo ore...."
Lara si stringe tra le braccia non immaginando qualcosa di simile.
"Era...?"
Iisar sospira aprendo il recinto per andare in mezzo ai cani.
"Sua madre e' morta....ma forse e' meglio che di questo te ne parli lui...."
"Sei molto diverso da Aaron...."
Iisar annuisce.
"Si....siamo molto diversi...ma eravamo inseparabili e...non era cosi' un tempo.Non lo biasimo dopo quello che ha vissuto.Ha lasciato la sua terra per chissa' quale riscatto di vita....e oggi lo ritrovo completamente cambiato.Non avrebbe mai trattato una donna come l'ho visto trattare te prima.Non c'era giorno che passasse quando eravamo piccoli in cui...ripeteva sempre quanto fosse una benedizione per il mondo la donna. E questo grazie a sua madre....l'adorava.Poi...."
Iisar sta per dire altro, ma un rumore lo fa interrompere girandosi verso la porta.