VISIONE SUL RITORNO A CASA PER SCOPRIRE IL NUOVO CICLO DI VITA


Dopo essere tornata alla casa sulla spiaggia degli amici che l'hanno ospitata in Malesia, Amanda lascia l'abitazione di Christel e inizia a percorrere un tratto di spiaggia sotto la lieve brezza marina arrivando in riva al mare come per salutare quel luogo in cui ha vissuto esperienze intense: l'incontro con Vergil in primis, e poi con Athos che le aveva regalato istanti di sincero affetto a tal punto da averla attesa per centenni e grazie al quale aveva potuto attuare un rituale di liberazione non solo per il cavaliere, ma anche per se stessa dando inizio ad un nuovo ciclo di vita. Amanda rivolge il suo azzurrissimo sguardo verso la distesa marina per lunghi istanti prima di avviarsi verso la strada con l'intenzione di prendere un taxi e raggiungere l'aeroporto, ma non appena sta per avviarsi verso la strada, un rumore di ali improvvise attira la sua attenzione, rivedendo l'aquila/falco che aveva visto appollaiata in precedenza sulla terrazza della casa di Christel.
<< Ancora lei....?? >>
Amanda vede il grosso rapace andare a posarsi sul ramo di un piccolo alberello senza foglie e vedere i suoi occhi particolari fissarla come se stessero volendo comunicarle qualcosa.
"Vattene via. Ne ho abbastanza di corvi messaggeri. Tu non sei un corvo, ma probabilmente non c'e' differenza"
Amanda comunica con l'aquila/falco come se l'animale avesse potuto comprenderla.
L'animale poi improvvisamente apre le sue imponenti ali e si eleva in volo osservando Amanda dall'alto per poi avvicinarsi a lei facendo indietreggiare l'antropologa che para le mani davanti come per difendersi.
"Ehi ehi!! Stai indietro!! Ti ho fatto arrabbiare? Non e' un problema mio! Prendi la tua rabbia e vai a farla uscire altrove!"
L'aquila inizia a fare dei giri intorno ad Amanda che si vede costretta a seguire con gli occhi lo strano volo del rapace e che sembra effettivamente manifestare un comportamento "paranormale". Poi lo vede volare verso la strada, proprio dove Amanda si sarebbe diretta per andare a prendere un taxi.
L'antropologa non sa per quale motivo quell'aquila sia apparsa nella sua vita cosi' marcatamente improvvisamente, ma sa che probabilmente una motivazione c'e', anche se non la comprende o non vuole ancora comprenderla. Amanda infatti e' talmente stanca di guai oscuri, che la sola idea di mettersi a interagire con qualche altra forma vivente avvolta da mistero e paranormalita' come quell'aquila/falco, le fa mettere le ali si, ma per allontanarsene. Diverso tempo dopo l'antropologa raggiunge l'aeroporto al quale ha dato appuntamento a Melissa, ma si sorprende nel trovare con lei anche il suo strano nuovo amichetto Kheyd.
"E lui che ci fa??"
"Ehm....Lo portiamo con noi e poi vedremo il da farsi. Mi ha promesso che non chiamera' i suoi amici alieni di proposito. Meglio che lo tengo con me almeno fino a quando non arrivo in un posto sicuro che conosco come Londra."
"Spero che tu sappia cosa stai facendo"
"Ha parlato la santa che ogni cosa che prima toccava, lo trasformava in fumo nero! Che mai sara' per te un alieno che ha il potere collegato alla mente e all'elettronica??"
Amanda le lancia un'occhiataccia, poi pero' non obietta e i tre si imbarcano sul primo volo che li avrebbe portati cosi' a Londra. Che cosa poteva significare ora per Amanda nel suo nuovo ciclo di vita, aver incontrato gia' due volte un rapace, un'amica ex tossico-dipendente che le aveva salvato la vita, e un giovane che stando a quello raccontato da Melissa dovrebbe essere davvero un extraterrestre in forma umana? L'antropologa ha solo un modo per scoprirlo: tornare a Londra e vedere verso cosa di nuovo il destino l'avrebbe portata.

Valentina - Racconti fantasy
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