VERSO LA CASA DI AARON

Aaron resta steso sulla neve con il viso rivolto verso il sole e il limpido cielo azzurro della ormai tarda mattinata per riprendere fiato. Un senso di leggerezza e al tempo stesso di fierezza per aver superato un altro suo limite sembra illuminare il suo stanco viso. Il sentire pero' il silenzio di Lara, lo porta a chiedersi che prezzo stava avendo pero' quella vittoria su un suo limite superato, per un'altra persona.Si gira verso Lara immobile e come se fosse talmente bloccata dal freddo da non riuscire nemmeno a mettersi in una posizione piu' comoda. Aaron si solleva e la raggiunge.

"Sei congelata...."

Mormora toccandole il viso per poi sollevarla con cautela per cercare di aiutarla a mettersi in piedi, ma a causa della rigidita' delle sue articolazioni rimaste anche immobili dopo il freddo dell'acqua, a differenza di Aaron che le ha tenute in movimento durante la scalata, non sembrano voler reggere o affrontare altro cammino.Aaron la solleva quindi in braccio iniziando a camminare dirigendosi verso un sentiero in discesa sul versante della montagna che costeggia altre due meno ricoperte di neve. L'uomo procede avviandosi verso una zona sempre piu' bassa in cui la neve inizia a diradarsi e il paesaggio a cambiare giungendo ad un ponticello di legno che sembra segnare il confine tra la zona montuosa e una zona piu' caratterizzata da alberi.

"Dovresti iniziare a muovere almeno la lingua. Inizia a mancare la tua lingua pungente"

Le dice un po' burbero mentre percorre il ponticello.Ma l'archeologa non pronuncia ancora una sola parola.Per lei e' troppo umiliante l'essere scortata in braccio, e soprattutto da quell'uomo.

I due raggiungono poi un luogo in cui la neve sembra essersi sciolta in prossimita' di un ruscello d'acqua che costeggia una piccola costruzione. L'archeologa riesce a guardare il paesaggio circostante con gli occhi ammirando il luogo che ora sembra quasi diventare piu' piacevole e umano. Ad un certo punto pero' Aaron si ferma per riposare e adagia la donna a terra sulla neve.

"Pensi di farcela ora? Non manca molto..."

Lara cerca di sollevarsi,ma il dolore che accusa per il freddo la costringe a chiudere gli occhi quasi come se non volesse vedere piu' quella realta' di non essere ancora in grado di camminare da sola. Aaron le legge nello sguardo sgomento e rabbia.Vorrebbe quasi farle qualche velenosa battuta per beffeggiare l'eroismo che la donna aveva sempre manifestato spavalda perfino da legata nella struttura scientifica, ma qualcosa questa volta lo blocca.

"Scommetto che mi stai punendo. Vuoi farmi lavorare e stancare cosi' vero? E va bene. Ti daro' dimostrazione che non mi faccio fermare da nulla,nemmeno dall'orgoglio"

Aaron si risolleva aiutandola a rimettersi in piedi, e sta per risollevarla in braccio quando lei gli fa un muto gesto di voler ritentare da sola. L'uomo l'aiuta afferrandola con un braccio per un fianco, e la sorregge per alcuni passi per aiutarla a rimettere in movimento muscoli e articolazioni proseguendo insieme lungo la neve fino ad arrivare finalmente ad una costruzione in legno rustica nascosta tra alberi innevati.

La donna si ferma obbligando Aaron a fermarsi a sua volta.

"Proprio ora hai deciso di fermarti?"

La rimprovera nuovamente.

Lara pero' sembra restia a continuare, quasi come se avesse intuito che quella deve essere proprio l'abitazione di Aaron Walker. Continua a fissare la costruzione con ostilita' opponendo quindi resistenza per proseguire.

"Si puo' sapere che ti prende??Devi togliere quei vestiti o rischi di peggiorare la tua situazione!"

"Cosa??"

"Oh, finalmente ora funziona quella lingua!"

La rimprovera nuovamente burbero.

"No. Non entrero' li "

"Preferisci spogliarti fuori? D'accordo! Bastava dirlo prima"

"Non ho nessuna intenzione di spogliarmi."

"Devi togliere quei vestiti se non vuoi peggiorare il tuo stato!! E anche io! Sbrigati! Non e' questo il momento di perdere tempo con queste idiozie di pudore!"

Lara si rifiuta di proseguire e si lascia cadere a terra. Aaron la guarda innervosito e la lascia a terra proseguendo da solo verso la porta della casetta ,apre la porta per poi tornare da Lara e sollevarla a forza nuovamente in braccio.

"Ora farai nuovamente come ti dico io"

Valentina - Racconti fantasy
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