SCOPERTA DELLA MORTE APPARENTE

Con le prime luci dell'alba, Lara e Aaron lasciano la grotta insieme ai cani per rimettersi in cammino quasi in religioso silenzio fino a raggiungere una cascina sotto alcuni alberi innevati, luogo in cui Aaron avrebbe dovuto lasciare i cani e la slitta e che sarebbero stati recuperati da IIsar in giornata. Lara si guarda intorno constatando che l'interno di quel rifugio sembra essere chiuso da chissa' quanto tempo. Accantonata in un angolo c'e' una vecchia bicicletta per bambini dal colore indefinibile e impolverata. Lara si avvicina alla bicicletta guardandola piu' da vicino notando anche dei vecchi guantoni da pugilato per bambini. Si volta poi verso Aaron che le da' le spalle mentre sta rovistando nello zaino.

"E' il tuo rifugio infantile?"

"Perche' non hai fatto l'investigatrice al posto dell'archeologa?Eh??"

Si gira verso di lei infastidito quasi incendiandola con lo sguardo.

Lara raccoglie anche i guantoni da pugilato facendoli dondolare da alcuni lacci.

"Eri precoce per imparare a fare a cazzotti."

Aaron afferra i guantoni strappandoli dalle mani di Lara con una mano e li lancia nell'angolo precedente afferrando poi Lara per un braccio e spallandola ad una parete minacciosamente.

"Ora stammi bene a sentire ficcanaso che non sei altro. Ti ricordo che non sei qui in gita turistica!"

"Bene! E allora dimmi per quale motivo sono qui!!"

Questa volta anche Lara si arrabbia alzando la voce e reagendo.

Aaron vacilla con lo sguardo ma con la mano le stringe ancora piu' serratamente un polso.

"Sei braccato da una pazza scatenata che vuole me. Che cosa ci guadagni?"

"Lei non sa che sei viva. Tu per il mondo sei morta"

Lo sguardo di Lara si incupisce non essendo ancora al corrente di quello che sia accaduto da quando Aaron le aveva iniettato qualcosa nel giardino della mansione per simulare la sua morte.

"COSA??Che diavolo significa!!"

Un rumore di elicottero distoglie Aaron dalla conversazione andando verso la finestra, ma e' ora Lara a bloccarlo fermandolo per un polso.

"Rispondi!!! Che diavolo significa??"

"Quello che HO DETTO"

Secco la strattona e va alla finestra per dare un'occhiata all'esterno verso l'alto, ma gli alberi fitti impediscono di vedere che tipo di elicottero stia sorvolando la zona.

"Rispondimi! Che cosa significa che per il mondo sono morta??"

Aaron si volta nuovamente verso Lara restando con le spalle alla finestra.

"Non ci senti?Che cosa significa per te morte? Sia Derevko che la tua famiglia ti hanno vista morta. E cosi' dovra' essere continuato a credere"

"Che cosa mi avevi fatto?"

Gli chiede in un mormorio come se stesse intuendo che deve essere a qualche intruglio chimico che sia stata vista morta.

"Ho indotto il tuo corpo ad una paralisi temporanea delle funzioni vitali. In parole povere, il tuo corpo e' stato visto come se fosse privo di vita. Nessuno ti verra' a cercare da viva, quindi dimentica di avere possibilita' che qualcuno venga fin qui a recuperare un cadavere.Perfino tua madre ti ha vista cosi'"

Lara sgrana il suo sguardo non riuscendo a credere che quell'uomo sia stato capace di mettere in scena una morte apparente.

"CHI SEI"

Gli chiede poi sprezzante e fissandolo ora come con odio. Gli si avvicina.

"Hai fatto credere anche a mia madre che fossi morta?!?Sei un bastardo...UN BASTARDO"

Pronuncia in un sussurro e sguardo increduli.

"Pensa pure quello che vuoi, non pensare di ferirmi in sensibilita' perche' e' solo un'utopia"

"Non ci crederanno. I miei amici non possono aver creduto ad una tale messa in scena. Saranno gia' alla mia ricerca"

"Ci hanno creduto e come. Bisogna saper conoscere perfettamente nei minimi dettagli i meccanismi biologici per manipolarli"

"Dunque e' questo quello che fai?Sei un biologo al servizio del terrorismo. Bio terrorista..."

Ne deduce annuendo sempre piu' convinta.

"Se ti piace questo termine usa pure questo termine"

Lara si rende sempre piu' conto che fosse stato vero o non vero, ad Aaron Walker non interessa minimamente il giudizio della gente.

"E quindi che cosa pensi di fare? Tenermi prigioniera a vita lasciando che tutti credano una simile cosa??"

Aaron la guarda ora in silenzio ma con sguardo duro e ostile.

"E' questo?? Hai fatto questa assurda pensata??Sei piu' pazzo di quell'altra pazza! Ma pensi davvero di potermi tenere a vita qui senza che io faccia nulla per lasciare questa terra?? E se fin'ora non ho fatto nulla, e' solo perche' non ho ancora recuperato le mie forze. Ma sta pur tranquillo che le recuperero'."

Afferma decisa.

"Lo scoprirai. Ma dimentica di tornare alla vita di prima"

Aaron recupera la chiave del rifugio da un mobile, ma Lara lo afferra per un braccio.

"Ora mi spieghi quello che hai in mente"

"No, ora ti dai una mossa e mi segui soprattutto se vuoi ancora una vita da viva."

Aaron si libera dalla presa di Lara e si dirige verso i cani chinandosi per accarezzarli.

"Tranquilli. Iisar verra' presto a prendervi...."

Sussurra ai cani sotto gli occhi di Lara ancora pieni di fastidio e confusione.

"Sbrigati"

Le dice quindi uscendo all'esterno per poi chiudere il rifugio con la chiave e ricollocarla sul tetto della costruzione.Ridiscende sul terreno e si incammina lungo una salita afferrando pero' per un braccio Lara per farla procedere quasi piu' avanti a lui per tenerla d'occhio.

Valentina - Racconti fantasy
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