SACRI DISEGNI DI PERCORSI
Kir resta piacevolmente sorpreso dall'affermazione di Shayla.
"Tu a casa? Io felice di queste parole.Felice che qui..ti piace"
Shayla si siede meglio su un giaciglio di bambu'e paglia sotto lo sguardo di Kir che la guarda per lunghi istanti restando in piedi.
"Tu no bianca comune. Tu dire me cosa tu sei e da dove venire...?"
"La mia storia e' una storia molto difficile da capire...e non ci crederesti.."
Shayla si spalla alla parete di bambu' della capanna.
"C'e' una pace qui.Vorrei non tornare piu' indietro"
"Tu no obbligata a tornare indietro.E dove tu volere andare? Tua casa potrebbe essere qui....se tu....vuoi....Io far conoscere molte cose di mia terra...se ti piace..."
"Te l'ho detto.Mi sento come a casa qui anche se non ti conosco per niente.Ma mi trasmetti pace...coraggio...fierezza...saggezza.Sei un guerriero?Un guerriero indigeno?"
"Dipende da cosa intendere tu per guerriero. Guerriero non e' chi combatte e uccide, perche' nessuno ha diritto di prendere vita di altro uomo. Guerriero vero, e' chi combatte anche per bene di vita di altri. Questo e' grandezza d'uomo. No uccidere...no questo"
Kir si scuote la testa per poi sedersi vicino a lei ma sul terreno. Afferra un coltellino e inizia a scorticare un pezzetto di legno sagomandolo in modo particolare sotto gli occhi piacevolmente colpiti da Shayla nell'aver sentito quelle parole.
"Kir..tu non sei un indigeno qualunque.Chi sei?"
Kir alza il viso verso Shayla interrompendo la sua opera sul legno.
"Mia madre indiana. Mio padre indigeno. Due spiriti simili, ma diversi. Io sangue indiano e indigeno.E tu?Io volere sapere chi ho salvato da dolore di ferite"
"Tu hai fatto molto di piu' Kir. Inizio a pensare che sia stato un bene essere andata nel luogo in cui mi sono ferita,altrimenti non sarei finita qui.Il sacro disegno forse ha voluto che venissi qui per un motivo preciso."
"Cos'e' sacro disegno?"
Shayla ferma il viso su Kir indecisa se rispondere o meno a quell'importante domanda.
"Sono figlia di Kaileena, grande amazzone di un tempo antico millenario. E di Arghon, grande guerriero di pace.Se aveste vissuto nella stessa epoca, sareste andati d'accordo. Anche se il tuo concetto di guerriero e' differente dal nostro"
"Tu guerriera amazzone, vero?"
Shayla annuisce guardando Kir negli occhi come a voler leggere nel suo sguardo il suo pensiero.
"Il sacro disegno...."
Mormora Shayla abbassando gli occhi mentre Kir stando seduto a gambe incrociate per terra e col coltello in mano, posa gli occhi su quelli di lei in visibile rimuginare interiore.
"Tua madre amazzone.Tuo padre guerriero.E tu? Cosa tu, Shayla?"
Le chiede quindi serio e in un sussurro.
" Faccio parte di un sacro disegno attuato millenni e millenni fa.Io e mio fratello eravamo nati per una missione"
"Tutti uomini nascono per missione...."
E' ora Shayla ad abbassare gli occhi su quelli di lui dal giaciglio di bambu'.
"E' una storia lunga.Mio fratello era stato il predestinato e io ad aiutarlo nella sua missione dopo un enorme sacrificio dei miei genitori....morti.Morti per il mondo del bene...."
Inizia a spiegare con nota malinconica.
"E' troppo complicato da spiegare Kir...."
"Dov'e' tuo fratello?Chi e' tuo fratello? Un guerriero?"
"Era un sacerdote guerriero di animo puro e benevolo.Ma gli orrori che ha subito e affrontato, l'hanno portato a diventare un guerriero giustiziere..."
"Morto anche lui?"
"Si e' ucciso con una spada magica dai poteri misteriosi.Solo lui conosce a pieno simili poteri. Ma io posso sfruttare alcuni doni della magia sacerdotale di mio fratello. E mediante tre sacri anelli..."
Kir la guarda alcuni istanti, poi lascia il coltello per terra e si alza per andare a sedersi accanto a lei.
Le nota un anello appeso al collo tramite una cordella di caucciu'.
"Uno e' questo?"
Shayla annuisce.
"Altri due anelli dove?"
"Uno lo possiede mio fratello..."
"Nel mondo del paradiso?"
"Lui non sta in paradiso.Lui sta in un mondo vicino, ma al tempo stesso lontano.La sua missione non e' ancora finita..."
Shayla si gira poi un po' sorpresa di come Kir le stia parlando.
"Non c'e' traccia di stupore in te Kir..."
"Io so che tu dici verita'. Dove terzo anello?"
"In un mondo che non puo' essere raggiunto da nessuno.Un mondo in cui sono andati mio padre e mia madre. Il terzo anello e il piu' importante anello e lo possiede mia madre.Mia madre Kaileena..."
Seguono alcuni istanti di silenzio. Shayla china il capo.
"Non la potro' rivedere piu' qui. Ho infranto una regola e...lei ha dovuto cedere la sua immortalita' sul piano fisico per donarla a me. Per salvare me...."
Shayla rialza il viso verso Kir.
"Mi credi ancora?"
Kir annuisce con sincero sguardo e con enorme stupore di Shayla.
"Ho una missione da far compiere.Anche per questo devo andare.Ma per farlo ho bisogno del totale buio"
Kir che per tutto il tempo ha stretto il ciondolo anello di Shayla con una mano, le lascia l'oggetto con gesto lento.
"Se tu finita qui, c'e' motivo.Tu ricorda anche questo.Universo parla....universo parla sempre....universo comunica grandi cose. Non ascoltarle....porta su strada sbagliata. Nostro universo ci aiuta....tu capire suo aiuto.Se tu capire lui, lui aiutera' te. Spirito di Universo e' grande..."
Shayla continua a percepire in quell'indigeno grandi affermazioni di particolare saggezza che celano qualcosa di prezioso e gli sorride.
"E' la prima volta che incontro qualcuno con cui condividere simili cose.Sembri di un altro mondo Kir...."
"No....noi apparteniamo a stesso universo."
Gli occhi di Kir si inabissano in quelli di Shayla.
"Mondo non vuole condividere questo perche' ha paura. Uomo ha paura.Paura di soccombere se non dimostra di essere potente. Uomo non saggio.Lui non vuole vedere universo come fratello, ma come cosa da conquistare e sua.Se tu condividi mio pensiero, tu essere qui per questo: Universo chiamato te. Universo salvato te da fuoco del male.Tutto ha un perche'...sempre..."
Shayla afferra una mano di Kir nella sua.
"Sei un grande uomo Kir...."
" No....universo grande.Non Kir...."
Kir stringe la mano di Shayla nella sua.
I loro sguardi si incrociano per lunghi attimi nel silenzio di quella capanna piena di pace e tranquillita' e avvolta dal buio, dal fogliame e dai suoni della foresta notturna.
"Mi mancheranno queste parole..."
"Dove andare via tu?Tuo posto e' con universo di foresta. Tu anche detto che qui tu sentire come a casa..."
" Si....e lo ribadisco..."
"Ribadis?Cosa voler dire ribadis"
Shayla sorride.
"Ribadisco...significa...che lo ripeto ancora. Devo tornare dalla mia gente."
Lo sguardo di Shayla ora tentenna.
"Tua gente?Tu detto che vissuto anni e anni fa...."
"Hai ragione.Non e' la mia gente. La mia gente era molto diversa.Piena di bonaminita'. E l'arte del combattimento era nobile, sacro e non uccideva le persone..."
"Tu andare via allora, perche'?"
Shayla ritrae la mano da Kir come a non volersi abituare a quel contatto.
"Perche' il mondo e' in pericolo.E sono nata per aiutare mio fratello nello scopo della distruzione del male"
"Ma il male non andare distrutto. Il bene non puo' distruggere. La distruzione porta morte....ma distruzione porta morte con altro dolore...con altro male...."
Le parole di Kir colpiscono profondamente Shayla che pero' improvvisamente sente come se la giustizia sanguinolenta di Arioch non avesse piu' la "purezza" di prima.
Shayla abbassa lo sguardo turbata.
"Cosa c'e'? Detto qualcosa che non va?"
"No,al contrario.Tu....stai dicendo delle cose giustissime.E' solo che di colpo non mi sento piu' fiera di cio' che sto attuando.Ma purtroppo il sacro disegno della mia stirpe vuole questo.Il male non puo' essere debellato con le buone maniere..."
"Questo e' pensiero di molti. Per questo mondo...va male..."
Kir si alza dirigendosi verso la porta della capanna e guardando in basso nel fogliame scuro sottostante.
Shayla vede il turbamento di Kir che sembra non approvare il modo di fare giustizia per sconfiggere il male.L'indigeno ora le da' le spalle mentre guarda il fogliame in basso all'esterno della capanna.
"Non c'e' soluzione Kir. Se solo avessimo il metodo meno indolore per distruggere il male, sarei la prima ad usarlo"
Shayla si alza dal letto di bambu' per avvicinarsi a Kir.
"Male esiste. Esistera' sempre.Come luce e ombra....cosi' esistera' sempre bene e male.L'ombra si genera da luce. Male si genera da bene. Distruggere male no possibile perche' esiste solo un modo per non far esistere male.Ma e' cosa impossibile"
"Cioe'?Quale sarebbe secondo te l'unico sistema per annientare il male?"
Kir si gira lentamente verso Shayla guardandola negli occhi in modo particolare.
" Male...e' vuoto. Unico modo e' riempire il male di ....amore.Di sentimenti....di cose positive."
Shayla sofferma lo sguardo in quello di Kir.
"Il male vede le sue cose come giuste e positive. Non esiste un metro universale per tutte le cose dell'universo da ritenerle positive..."
Kir scuote la testa.
"Essere facile se uomo ricordasse l'universo e come essere nato universo. Come tutti noi facciamo parte di universo. Tutto quello creato e' nostro fratello o sorella. Anche terra su cui tu ora hai piedi essere tua sorella..."
Shayla si rende sempre piu' conto che quell'indigeno ha veramente qualcosa di profondissimo e raro.
"Non ho mai sentito parlare nessuno come te Kir. Mai..."
Sussurra profondamente colpita.
"Io fiero di me fiero di popolo materno. Indiani molto saggi. Indigeni molto meno"
"Ma tu sei un indigeno saggio Kir"
" Io indiano e indigeno. Ma piu' indiano. Mio corpo indigeno. Mia mente e mio cuore indiani"
Kir porta una mano sul nudo torace all'altezza del cuore.
Shayla gli si avvicina posando una mano su quella di lui con gesto delicato e caldo.