SACERDOTE DA LIBERARE DA SACRIFICIO


LONDRA, mansione di Lara

Shayla e Kir fanno ritorno alla mansione di Lara che puo' aver modo di conoscere solo in quel momento l'indigeno.

"Dunque e' lui l'indigeno che ti accompagnera' nella nuova vita terrena.Felice di conoscerti...Kir?"

Lara tende la mano all'indigeno.

"Felice io di conoscere amici di Shayla."

Kir stringe la mano di Lara saldamente.

"Avete gia' deciso come e quando ripartire? E soprattutto...che cosa fare dell'anello di Arioch?"

"Devo parlare con mio fratello e avro' bisogno di un po' di tempo per decidere cosa fare dell'anello..."

Le risponde Shayla sotto gli occhi osservatori di Arioch sorpreso nel sentir parlare cosi' Shayla dopo aver ricevuto la sua richiesta di restare accanto a lei per sostenerla della dipartita di Kaileena e automaticamente del padre.

"Kir....vado a parlare con mio fratello."

"Prendi tempo che vuoi....io saro' qui...."

Shayla annuisce e conduce Arioch in un luogo piu' distante nel giardino della mansione.

"Arioch....fratello mio. Ho bisogno di sapere che cosa provi nello stare qui,in questa terra, in questa civilta'. E cosa hai provato nel rimettere piede terreno a Dharan....."

Il sacerdote millenario abbassa l'azzurro sguardo qualche attimo.

"Non e' il mio mondo......."

Arioch rialza gli occhi verso la sorella.

"Non e' nemmeno il mio mondo,ma non e' male sai?"

"Per te e' diverso. Il mio spirito vive in un corpo ucciso. Il tuo spirito vive in un corpo che non e' mai stato ucciso, ma addormentato per millenni...."

"Che cosa cambia?I nostri spiriti risiedono sempre in corpi terreni...."

"Per me e' diverso.E' difficile da capire. Il mio spirito e' sospeso e viaggia...un po' qui...un po' nello spazio....un po' in altre dimensioni.... non ha piu' dimora...."

Le parole di Arioch rattristano Shayla.

"Il tuo spirito viaggia cosi' dal giorno in cui ti eri tolto la vita con quell'arma dopo la morte di Antinea?"

"Il mio spirito errava in un corpo ucciso dividendosi tra sonno eterno, e viaggi in universi paralleli fino a quando non e' stato richiamato sulla terra."

"Con l'evocazione tramite l'anello e gli oggetti del rituale per il tuo risveglio,giusto?"

"E' corretto...."

Arioch annuisce.

"Voglio che tu risponda ad una domanda.Questo ti rende felice?"

Gli chiede quindi l'amazzone.

"La mia felicita' dipende dalle persone a me care. La mia famiglia...la mia stirpe...il mio popolo...."

Shayla chiude gli occhi dolorosamente come se di colpo le parole di Kir si stessero rivelando veritiere.Lo spirito di Arioch e' realmente imprigionato e legato ai suoi affetti terreni. Arioch vede Shayla chiudere gli occhi afflitta da qualcosa che l'amareggia e il sacerdote le si avvicina posandole le mani sulle spalle.

"Shayla...non sei sola...ci sono io con te. Ma tu devi correre verso la felicita'.Io ti accompagnero',mi troverai in ogni momento...."

Shayla riapre gli occhi.Le parole di Arioch l'avrebbero fatta gioire se Kir non le avesse in precedenza cercato di farle aprire gli occhi sulla prigionia del fratello.

"Non sei contenta?"

Le chiede quindi Arioch sorpreso nel non vederle il sollievo sul viso.

"Per restare accanto a me dovrai restare vincolato all'anello e all'evocazione di Shaman o di un'altra persona di animo puro"

"Non importa come. Importa che posso restarti vicino fino a quando ne avrai bisogno..."

"Anche...per sempre?"

Arioch annuisce.

"Anche fino alla fine di questa tua vita terrena."

Shayla comprende in quel preciso istante quanto Arioch le voglia un bene cosi' profondo essendo disposto a continuare a condannarsi a quel destino per seguire il mondo terreno.Ma le parole di Kir le risuonano nella mente.L'ultimo discendente piu' consapevole e solo lui avrebbe potuto sciogliere quell'incatenamento. E l'ultimo discendente piu' consapevole e' proprio Shayla, grazie a Kir che l'ha aiutata a comprendere.E ora Shayla sa cosa purtroppo deve fare.

"Arioch...."

Ora anche Shayla posa le mani sulle spalle del fratello avvolgendosi reciprocamente in un fraterno abbraccio.

"Io non posso essere felice se...non lo sei anche tu..."

Le parole inaspettate di Shayla, sorprendono Arioch.

"Le nostre felicita' sono strettamente collegate."

"E' per questo che tu....devi andare...fratello mio. Ovunque tu deva andare...."

Lo sguardo azzurro di Arioch si inabissa negli occhi della sorella.

"Voglio che tu non sia piu' vincolato dall'anello ne' da nessuna evocazione e libero"

"Ma cosi'....non potremo piu' rivederci in questa dimensione, vita e corpi"

"Lo so....."

Le lacrime di Shayla iniziano a scendere lungo i suoi zigomi.

"Shayla...."

Arioch scosta un po' da se' Shayla per asciugarle con un dito le lacrime che scendono dal viso della sorella. Gli occhi del sacerdote sono velati di tristezza.

"Io non posso lasciarti..."

"Non pensare alla mia sofferenza. Sara' dura lo so....ma l'affrontero'....perche' quello che piu' conta per me, e' saperti felice e libero.Non vincolato a me e alla mia incapacita' di affrontare le pene della vita terrena da sola.Le affrontero'. C'e' Kir con me ora.Mi sta aiutando a capire molto.E io voglio affidarmi a lui...."

Arioch guarda la sorella con profondo affetto.

"Io leggo nel tuo cuore quanta sofferenza c'e'.Io non posso portarti ad altro dolore...."

"Arioch....tu conosci il modo per spezzare la tua condanna al sonno dell'anello?Non bastera' bruciare l'anello come ho fatto con gli altri due....vero?"

Arioch scuote la testa negativamente.

"Non bastera'....e' corretto quello che pensi..."

"Kir aveva ragione quindi? Tu...per amore della stirpe...ti sei dannato con quell'arma uccidendoti con quell'arma..."

Arioch chiude gli occhi.

"Oh Arioch...."

Shayla stringe il fratello capendo solo in quel momento la follia che Arioch aveva attuato millenni prima dopo la morte di Antinea e per la vendetta contro la razza nephilim che aveva provocato morte e sofferenza a lui e l'intera stirpe ariochense.

"Siamo nati per questo sorella.Il nostro destino era gia' scritto..."

"Scritto? Da chi!"

"Scritto."

Le parole vaghe di Arioch come se non potesse o non volesse rivelare altro.

"Bene e allora da questo momento dobbiamo proseguire a scrivere il nostro destino di nostra mano!"

"E tu sei pronta per questo arduo compito sorella?"

"Se lo sei tu, lo saro' anche io"

Afferma poi con decisione Shayla guardando poi negli occhi il fratello.

Arioch vede ora la determinazione di Shayla che vuole liberare il fratello dal legame con l'anello e l'evocazione.

"Non sei pronta per questo Shayla."

"Lascialo decidere a me. Dimmi solo cosa devi o devo fare"

"Sciogliere il patto con la spada con cui millenni fa mi ero ucciso."

"E come puoi sciogliere un simile patto?Solo tu sai come hai forgiato quell'arma...."

"E tale restera' un segreto. Compiro' un rituale che avra' successo solo se supportato da un membro della mia stirpe...."

"Io....."

Arioch annuisce.

"Va bene. Di qualsiasi cosa si tratti, voglio farlo"

"Voglio che sia fatto nel giardino dove c'e' la tomba di Antinea"

Shayla inizia a comprendere che cosa Arioch sarebbe andato ad attuare. Qualcosa di inevitabile. E' ora Shayla ad annuire.

"Quindi dobbiamo tornare a Dharan..."

"Esatto. Ma tu potrai lasciarla e tornare nella foresta assieme a Kir per proseguire la vita terrena...."

"E ....tu?"

"La mia vita e' iniziata a Dharan, e a Dharan deve finire per poi riniziare da li'...."

Shayla cerca di essere forte alle parole di Arioch.

" Ti aiutero' a raggiungere la tua liberta'....."

Arioch apre le braccia verso la sorella e i due si riabbracciano per "sigillare il patto" di liberazione in quel modo affettuosamente fraterno.

Valentina - Racconti fantasy
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