RIVELAZIONE DI UN PROGETTO GENETICO
"Che cosa intendevi prima?"
Gli chiede mentre cammina afferrandosi di tanto in tanto a qualche ramo di albero per darsi piu' aiuto.
"Ti ho gia' detto quello che dovevi sapere. Ti ho permesso di restare in vita, questo non ti basta??"
"Ma certo! Spacciandomi per morta! "
Ironizza. Aaron l'afferra per un braccio e la sbatte al tronco di un albero di spalle bruscamente.
"Ah si ? Vuoi sapere perche' sei uscita viva da quella struttura in fiamme nonostante tu fossi stata legata in una stanza con gas velenoso?? Te lo ricordi questo vero??"
I fiammeggianti occhi di Aaron quasi bruciano in quelli di Lara dopo averle lasciato le spalle.
"Sono stato io a chiudere quel gas."
Rivela secco, burbero e con un tono come se fosse esclusivamente per merito suo se qualcun altro poi e' riuscito ad aiutarla a liberarsi. Lara lo guarda come se non gli credesse.
"Credi davvero che saresti uscita viva da li' senza il mio intervento? O ti aspettavi che fosse il tuo amichetto a liberare la castellana prigioniera come nelle favolette??"
Lara stringe i pugni dalla rabbia e incredulita'...
"E sai perche' tu e quell'altro tuo amichetto sauro siete riusciti a lasciare la struttura? Perche' qualcuno si stava occupando degli scheletri robot al servizio della vostra nemica!"
Lascia intendere che sia stato nuovamente per opera sua.
"Non ti basta? E lo sai perche' sei ancora viva?? Perche' qualcuno ha fatto in modo di impedire che quella nemica continuasse a torturarti e a vendicarsi di colui che nella tua testa aspettavi ti venisse a salvare!"
Le piazza un dito sul torace.
"Quindi fammi il favore.Fa' in modo che ne sia stata valsa la pena!"
Aaron la lascia all'albero dopo averle lanciato altri sguardi arrabbiati, quindi si incammina nuovamente lungo la salita.
"Ora capisco....quindi ora....fai tutto questo "per me". Perche' e' solo per evitare che la russa scopra che hai disobbedito vuoi tenermi nascosta. Perche' altrimenti dovresti essere tu a fuggire a vita da lei. E NON IO. Per quale motivo mi hai aiutata? Non mi sopporti. Non sopporti le donne. Non sopporti forse nemmeno la tua datrice di lavoro. Per quale diavolo di motivo stai facendo tutto questo??"
"Le motivazioni non sono affari che ti riguardano! Ma tu a quanto pare preferisci concentrare la tua attenzione sullo sminuire il mio operato !Stammi bene a sentire pivellina. "
Aaron le punta un dito sul torace.
"Non faccio mai nulla per niente o per altruismo. Non so che farmene del buonismo soprattutto quando porta a conseguenze piu' dannose e distruttive che a del bene! Quindi fammi un favore. Non pensare MAI PIU' che io possa calarmi ad atti di compassione o altruismo ne' per te, ne' per nessun altro!"
"E allora per quale motivo l'hai fatto!"
Gli urla Lara sempre piu' confusa e infastidita.
Un rumore di elicottero interrompe la bellicosa conversazione tra i due, e Aaron alza immediatamente lo sguardo verso le fronde innevate degli alberi sotto cui si trovano vedendo un elicottero sorvolare la zona. Lara fa l'atto di muoversi come per spostarsi, ma Aaron la ferma per un braccio cosi' violentemente per impedirle di fare un passo cosi' "incosciente" ai suoi occhi, che la inchioda al tronco dell'albero facendole mancare il respiro per qualche istante.
"Che cosa fai!"
La rimprovera quindi quasi incenerendola con lo sguardo e tenendola inchiodata all'albero per tutto il tempo in cui l'elicottero sorvola la zona.Lara respira affannosamente sentendo la mano di Aaron spalmata sul suo torace mentre la mantiene agganciata con le spalle all'albero mentre lui e' girato con il viso verso l'alto seguendo con gli occhi il volo dell'elicottero per cercare di individuare che tipo di elicottero sia e soprattutto di chi. Subito dopo i due si rimettono in cammino per poi fare un'altra sosta all'interno di una grotta ghiacciata per dar modo ad Aaron di adagiare l'archeologa sul suolo e iniettarle qualcosa a causa di un malessere che coglie la donna a causa delle sperimentazioni che aveva subito nella struttura di Londra dalla folle terrorista che e' al loro inseguimento. Lara allarga lo sguardo come se le stesse mancando il respiro.
"Lo so. Ti sembra di soffocare.Cerca di non entrare nel panico, fa tutto parte del processo, l'importante e' che resti piu' calma che puoi e di non agitarti. La tua muscolatura cardiaca e polmonare devono restare pacati. OK? Almeno questa volta fidati di me."
Lara cerca di seguire le indicazioni di Aaron stringendo una mano sul suolo.
"Molla...ti ho detto molla. Non mettere resistenza..."
Le dice poi afferrandole la mano come a voler interrompere quel movimento di forza e di resistenza e le stringe la mano quasi come a volerle trasmettere calma e fiducia. Lara inizia a lasciar andare ogni resistenza e tensione sentendo qualcosa di bruciante fluire nel suo corpo e sentendo per la prima volta il calore della mano di quell'uomo in una presa diversa e rassicurante.
"Ok. Brava."
Per la prima volta Aaron le dice qualcosa di positivo .
"Respira lenta....Cosi'....ok....."
Aaron allenta la presa della sua mano, ma Lara torna a stringerla come se non volesse il distacco socchiudendo gli occhi e abbandonando la testa all'indietro piu' rilassata sentendo poco tempo dopo la mano di Aaron che scivola via dalla sua. Lo sguardo di Lara e' ora rivolto verso il soffitto come assente o perso nel vuoto mentre l'intruglio che Aaron le ha somministrato fa il suo corso. L'uomo ripone via fiale e siringhe chiudendo lo zaino per poi misurare il battito cardiaco dell'archeologa dal polso controllando il proprio orologio al polso.
"Visto? Quando si smette di opporre resistenza a qualcosa che deve accadere, e' sempre la strada visibilmente giusta"
Afferma quasi fiero di aver avuto ancora una volta ragione. L'archeologa ora respira regolarmente ed Aaron si alza per fare qualche passo verso l'esterno della grotta ma restando di spalle a Lara e in piedi con il viso rivolto verso l'uscita.
"Dimmi che cosa mi hanno fatto"
Richiede lei debolmente continuando a guardare il soffitto. Aaron si volta verso di lei restando in silenzio.
"Anche per....capire....che cosa dovro' fare per....annullare gli effetti di qualunque porcheria che mi abbiano dato"
Aaron incrocia le braccia al petto.
"Non capiresti nemmeno se ti spiegassi. Giocare con la genetica non e' nemmeno facile da spiegare. Ti basta sapere solo che hanno preso i tuoi geni sia allo stato ottimale, sia allo stato di combattimento mentre il tuo organismo lottava con quello che ti hanno messo in corpo"
Lara si gira con il viso verso Aaron cupa.
"Che cosa mi hanno messo in corpo?Io...."
Lara fa l'atto di sollevarsi indignata e allarmata, ma Aaron la raggiunge per fermare la sua azione.
"Giu' ! Non sognarti di fare movimenti ora se non vuoi peggiorare ancora di piu'! Fai quello che ti dico io, quante volte te lo devo ripetere!"
Con le mani la spalla nuovamente al suolo.
"E allora dimmi tutto quello che ho il diritto di sapere !"
Aaron resta chinato accanto a lei.
"Ho scoperto cosa stavano facendo solo perche' ho letto la tua cartella scientifica e i tabulati del computer di Astrid. Volevano i tuoi geni e quelli del tuo amichetto per usarli per creare diavolerie da combattimento. Macchine da guerra fredde e programmate per distruggere. Dovevano creare il mondo del suo leader. Il gemello del tuo amichetto"
Lara si volta cupamente ancora di piu' verso l'uomo.
"Liquid?"
"Esatto"
Aaron si rialza lasciando ricadere le braccia lungo i fianchi.
"E che cosa centravo io? Posso capire quelli di David....ma i miei?"
Aaron resta qualche attimo in silenzio.
"Davvero non ci arrivi? Di cosa ti sorprendi? Sei un femminile combattente tosto e intelligente. Servivano elementi di genetica maschili e femminili. Il prototipo perfetto. La perfezione del combattimento in tutti i suoi aspetti. Ma lei voleva uccidere te solo per fare un torto all'assassino del suo leader e fargli provare il dolore che ha provato lei nel perdere Liquid. Idiota.....innamorarsi dei compagni di squadra. Porta solo a disastri irrimediabili di vita "
Aggiunge secco mentre il suo odio riaffiora nel suo sguardo accompagnato da una mano che si stringe a pugno.Pochi minuti dopo, i due riprendono il cammino.