RITORNO DEL PERDONO
FORESTA AMAZZONICA
Tornata nelle fattezze fisiche bambine, Syride muove i passi in mezzo al fogliame percorrendo il sentiero conducente alla casetta di legno costruita sull'albero dal padre Kir fermandosi nel vedere la figura del padre ad alcuni metri piu' distante dall'albero della casa e non da solo.Davanti a Kir, vede una inaspettata Shayla stretta a lui. Syride allarga un sorriso radioso nel vedere la scena osservandoli in silenzio vedendo che i suoi genitori sembrano aver affrontato i loro conflitti.Dopo averli osservati in silenzio per qualche attimo, Syride riprende a camminare verso di loro e i suoi passi fanno girare sia l'indigeno che l'amazzone.
" SYRIDE!!!"
E' Kir a correre per primo verso la figlia lasciando immediatamente Shayla chinandosi per abbracciarla come se l'avesse vista resuscitare dall'oltretomba.
" Ho creduto il peggio! Il peggio !!"
Le dice stringendola a lui in una poderosa ma delicata stretta come solo un padre puo' fare.
"Papa'....cosi pero' non mi fai respirare "
Sussurra lei con il sorriso. Kir resta pero' a stringerla ancora alcuni istanti per poi staccarla restando chinato davanti a lei per guardarla con occhi lucidi.
"Dove sei stata?Mi hai fatto passare delle ore eterne! E avevo la sensazione che ti fosse successo qualcosa di brutto.Di terribilmente brutto.Ho sentito qualcosa spezzarsi dentro di me"
Syride non vuole dire al padre che e' morta e di essere poi ritornata in vita. Gli occhi della bambina invece si voltano verso Shayla che a passo lento ma piangente si avvicina a lei.
" Ovunque sono stata.... ne e' valsa la pena. Vedere te e la mamma abbracciati...mi ripaga di tutto "
La risposta della bambina dea che poi corre incontro alla madre abbracciandola forte.
"Piccola mia.....abbiamo avuto cosi' tanta paura..."
"Mi dispiace avervi fatto preoccupare.Ma...dovevo assentarmi. E se questo ha portato al vostro rincontro e a fare la pace....lo rifarei..."
Syride si stacca dalla madre e guarda prima lei e poi Kir che si e' avvicinato alle due.
" Siete riusciti a parlare?"
Chiede quindi ai genitori, ed e' Shayla ad annuire.
"E non solo.Tuo padre mi ha perdonata...."
Syride si gira verso Kir e gli corre incontro per riabbracciarlo stringendosi al suo forte torace.
" Lo sapevo che avevi un cuore grande, papa' ! "
" Mi hai insegnato tu a perdonare una cosa del genere, piccola mia.La tua assenza mi ha parlato.Ma non rifarlo mai piu'....mai piu', hai capito? Ho gia' perso cosi' tanti anni di te....non voglio che risucceda..."
Syride allunga un ditino verso un occhio del padre per asciugare una lacrima di lui. Kir si ricompone non volendo far preoccupare la figlia per quel suo momento di vulnerabilita'.
" Le tue lacrime....sono sacre...non trattenerle papa' ! Sono emozioni....e le emozioni sono sacre! Non sono brutte anche quando sembrano esserle. In una lacrima scorre l'intensita' con cui si vive ! E non c'e' niente di piu' sacro che vivere con intensita' la vita !"
Kir si porta le mani fra i lunghi capelli neri e si china ancora prendendo il visetto di Syride tra le mani.
" E poi dovrebbero essere i genitori a insegnare la vita ai piccoli?"
Kir scuote la testa per poi riabbracciare la figlia sotto gli occhi di Shayla che li raggiunge, e chinandosi accanto a loro abbraccia entrambi in un amorevole cerchio di unione familiare.
Syride non racconta di essere finita in una dimensione infernale per aiutare niente di meno che l'ultimo erede degli angeli neri e il carnefice che aveva portato dolori alla famiglia di Shayla.Forse l'avrebbe fatto in seguito....o forse no. Quello che per ora conta per Syride, e' essere riuscita a riunire la famiglia e permettere a Kir di perdonare Shayla di un qualcosa di incredibilmente difficile.