RASHID MESSAGGERO PER SYRIDE
Ratash non se la sente di intervenire o aggiungere altre parole, sentendosi gia' abbastanza responsabile per quanto accaduto, ma poi e' qualcun altro che interviene a sorpresa: Rashid.
Il bambino cammina avvicinandosi a Shayla e Kir prima che si allontanino dal giardino, e alzando il viso verso Syride.
" Sei tu il suo papa' ?"
Il bambino si rivolge a Kir e poi a Shayla.
"E tu la sua mamma?"
Ratash si dirige verso il figlio con l'intenzione di fermarlo, ma Rashid continua a parlare.
" E' tanto brutto che Syride non sia piu' viva. Io le volevo bene. E ora che non c'e' piu' mi sento tanto triste. Ma e' anche triste per me vedere che il mio papa' venga accusato di aver ucciso lei per aiutare il mio nonno"
Ratash sgrana il suo sguardo non riuscendo a capire da dove Rashid stia attingendo simili informazioni.
" Rashid....cosa...cosa stai dicendo?"
Mormora Ratash con stupore e confusione, ma allo stesso tempo contento di vedere il figlio cosi' pronto a parlare di simili cose alla sua eta'.
" Lo so.Il mio nonno non ha fatto delle cose belle. Anche se non l'ho mai conosciuto, l'ho capito. Voi grandi punite noi piccoli quando facciamo qualcosa di sbagliato o cattivo, ma poi ci perdonate. Perche' anche fra voi grandi non fate cosi' ?"
Ratash si inginocchia colpito dalle affermazioni del figlio.
"Rashid..."
Sussurra guardandolo negli occhi leggendo nello sguardo del figlio una sapienza che prima non gli aveva mai letto.
" Syride non e' andata via. Io e lei ci parliamo. Sta bene. Ma non sta bene nel vedere voi che continuate ad arrabbiarvi. "
Ratash non sa che Rashid ha un legame con Syride particolare a tal punto da riuscire a percepirla anche dalla nuova dimensione dipeso dal tipo di contatto avuto quando era andato con lei sull'altalena del posto magico che le aveva fatto conoscere nelle fattezze bambine. Shayla e Kir sentono la vocina del bambino sopraggiunto che inizia fare domande su chi siano capendo di essere i genitori di Syride, ma le parole del bambino hanno il potere di lasciare interdetti anche Shayla e Kir.
"E'....e' tuo.....figlio?"
Mormora poi Shayla rivolgendosi a Ratash, ma poi si zittisce vedendo Ratash rassegnarsi all'azione verbale di Rashid chinandosi davanti a lui.
Shayla non riesce piu' a parlare. E' Kir che riprende a farlo.
" Hai ragione Rashid. I grandi hanno molte difficolta' a perdonare i grandi. Voi piccoli siete piu' bravi..."
Kir si abbassa riposando il corpo di Syride nuovamente sull'erba.
"Puoi...puoi davvero sentire Syride e cosa ti dice? Se....se puoi sentirla...puoi...chiederle di...di farci sapere qualsiasi cosa utile per noi per questo momento che non riusciamo ad accettare?"
"Se puoi sentirla, per favore! Chiedile perche' ha scelto questo !!"
Interviene Shayla sempre incapace di accettare maggiormente la cosa.
"Si, e' mio figlio. E ha anche il tuo sangue, Shayla "
Conferma Ratash rispondendo a Kir e voltandosi verso Shayla, ariochense esattamente come la madre di Rashid.
"Rashid, cosa stai dicendo?"
"Si papa'. Io la posso sentire. Vuole aiutare delle persone a fare pace, per questo e' andata via. Ma e' molto triste perche' qui la piangete, e lei invece sta facendo tante cose belle dove si trova. E io sono sicuro che trovera' il modo di farsi sentire. Non dovete piangere. "
Rashid si allontana lasciando ammutolito Ratash.
" Mi....dispiace "
Mormora poi senza aggiungere altro rispettando il dolore dei due che erano sul punto di andarsene con Syride. Ratash abbassa lo sguardo sul viso della dea come se volesse entrare in lei e capire dove si trovi, poi avrebbe lasciato andare Shayla e Kir a meno che loro non gli avrebbero detto altro.
Shayla e Kir ascoltano il piccolo Rashid che pronuncia delle frasi che toccano nel profondo entrambi e che allargano la visione a tutti e due stando ai messaggi che Rashid avrebbe sentito da Syride. Avendo avuto ormai modo di capire come Syride fosse stata una bambina evoluta rispetto ai comuni bambini, i due ora quasi non si sorprendono di vedere che anche Rashid, figlio di un nephilim e un'ariochense, possa avere il potere di sentire anche uno spirito trapassato. Shayla soprattutto non riesce piu' a parlare limitandosi a guardare Ratash che fa risentire il suo rammarico per poi seguire con gli occhi Rashid che si allontana.
" Credo a quello che dice tuo figlio.Ma questo non cancella il dolore della morte di Syride."
Afferma poi Shayla guardando Ratash distrutta.
Kir le si avvicina prendendole le spalle da dietro con le mani in una presa di calore.
"Andiamo...."
Le sussurra sapendo che niente piu' sarebbe servito restando li, e che avrebbero dovuto tornare nella giungla per occuparsi del corpo della figlia.
"Ti chiedo solo di....di comunicare con noi se tuo figlio dovesse sentire ancora nostra figlia.Come hai potuto inviare le immagini nella mia mente, potrai farlo ancora per farci arrivare qui immediatamente.O di' a Enora di comunicarmelo telepaticamente."
Gli dice non sapendo nemmeno quello accaduto a Enora e della sua scomparsa, riuscendo a trovare a malapena la forza di dire quelle parole, poi si avvia mentre Kir risolleva la figlia tra le braccia allontanandosi cosi' dalla zona e da Dharan.