PARTE ARMATA DI SE STESSI SCOMODA DA VEDERE

Lara si ritrova nuovamente catturata dopo aver cercato di uscire dalla struttura nella quale e' stata trasportata dopo aver lasciato l'imbarcazione nell'oceano. La donna e' pero' riuscita fortunatamente a comunicare con la sua mansione nella speranza di poter essere rintracciata e trovata da qualcuno dei suoi amici o compagni delle sue missioni. L'archeologa viene sottoposta poi in continuazione a visite ed esperimenti di scienziati che sembrano lavorare per una misteriosa donna e che evidentemente e' al comando di quell'incomprensibile progetto. Lara non comprende chi potrebbe avere interesse a sottoporla a esami scientifici e per scoprire o attuare qualcosa. E' durante uno dei suoi tentativi di ribellarsi allo scienziato di turno che una voce maschile vibrante, chiede che cosa stia succedendo, facendo ingresso nel laboratorio, ed e' li' che Lara riconosce quell'uomo. Si tratta di Aaron, lo stesso uomo che sull'imbarcazione l'aveva piu' volte sedata e tenuta a bada nell'attesa di essere messa su un elicottero e trasferita in quella misteriosa struttura scientifica. Nonostante la sagoma incredibilmente attraente e di fisicita' forte dell'uomo, Lara non sembra subirne il fascino ne' farsi intimidire o sottomettere.
"Guarda chi si vede. I tuoi soliti giochetti chimici iniziano ad annoiarmi"
"Sei legata con degli anelli metallici, rischi di essere anche tagliata in due, e continui a provocare con le parole? Sarai anche famosa per essere intrepida e brava con le armi, ma con le parole sei abile a chiamare guai ancora piu' grossi e piu' grandi di te "
La secca risposta dell'uomo avvicinatosi al lettino sul quale la donna e' stata collocata e impossibilitata a muoversi.
"E questi guai grossi avrebbero il tuo nome?"
Lo scienziato si avvicina con una nuova siringa affiancandosi ad Aaron.
Aaron allunga una mano verso lo scienziato senza smettere di guardare Lara con sfida , mentre lo scienziato gli porge la siringa.
"Guardati. Sai solo usare siringhe o sedativi."
E' lo stesso Aaron poi che sta per conficcarle la siringa in un braccio, ma Lara stringe i pugni come a provocare ostacoli con quel gesto per quell'operazione e costringendo a fermare l'uomo.
"Trovi differenza tra armi narcotizzanti e le tue belle pistole automatiche? Chi dei due usa piu' armi mortali?"
La provoca con tono duro e severo come a farla sentire maggiormente in colpa nell'utilizzo di armi con proiettili di immediata morte.
Lara gli lancia uno sguardo ostile.
"Se stai cercando di farmi tremare o farmi sentire peggiore di te, stai cercando una strada che non esiste"
"Se stai cercando di farmi credere che tu non abbia paura di niente, sei alla ricerca di una strada impossibile da creare "
Lo scienziato si allontana andando a prendere delle ventose con dei cavi elettronici collegati ad un macchinario.
"Signore, ci pensa lei a spostarle in qualche maniera gli abiti? "
Aaron ha ancora lo sguardo fisso su Lara quando lo scienziato gli pone una domanda che fa irrigidire ancora di piu' la donna nel sentire quelle parole.
"Avete cosi' tanto bisogno di me per i vostri sporchi esperimenti?"
Protesta Lara continuando a ribattere nonostante la sua infelice posizione.
"Non molli mai quella tua lingua,vero ?"
"Non mollo mai in nessun senso "
"C'e' sempre una prima volta per tutto, non ti considerare cosi' eroina da non dover vivere cose inevitabili che provano tutti gli altri .O ti credi cosi' tanto superiore agli altri ?"
"La stessa cosa vale per te"
Lo scienziato finisce col test iniziando a staccare Lara da cavi collegati ad un macchinario.
"Qualunque cosa abbiate in mente di fare, state certi che non vi permettero' di portarlo a compimento."
Continua Lara guardando ostilmente Aaron.
"Non hai nessuna possibilita' di liberarti da qui e soprattutto da sola. O credi ancora nella favola del principe azzurro che corre a salvare la sua principessa? "
Ironizza lui con tono sempre burbero.
" Svegliati. Il tuo compagno di spedizioni non ti regalera' nessuna favola "
Le dice l'uomo alludendo a David che sembra essere scomparsi nel nulla e che non abbia attuato nulla per correre a salvare la compagna di missione.
" E chi ti dice che ci abbia mai creduto?"
Aaron la guarda ricambiando il suo sguardo ostile e sfidante.
"Portatela via"
Lara non si capacita del motivo per il quale stia venendo sottoposta a esami o esperimenti scientifici, e soprattutto da chi. Per quanto quell'uomo sembra essere a capo di molte cose, l'archeologa sente che il vero capo su quel tipo di "progetto scientifico" sua qualcun altro e che presto avrebbe scoperto. Le parole pero' dell'uomo dirette e scavanti, le hanno dato qualcosa di importante su cui riflettere. Nessuna motivazione o scopo puo' rendere nobile l'utilizzo di un qualsiasi tipo di arma, e se lei aveva accusato Aaron di essere una persona priva di sensibilita' e umanita' utilizzando strumenti o armi di tipo chimico, lei non e' da meno. Girare per il mondo per fermare persone pericolose dalla faccia della terra, utilizzando armi di altro tipo, non la rendono di certo migliore di quell'uomo. Forse quell'uomo e' entrato nella sua vita in quel modo, per sbatterle in faccia una parte di se stessa che fino a quel momento non era ancora riuscita a vedere e a giudicarla negativa vedendola negli altri? Non sta facendo lei stessa attraverso l'utilizzo di certe armi, lo stesso tipo di gioco che farebbe un qualunque mal intenzionato mirante a fare del male ad altri umani?

Valentina - Racconti fantasy
Tutti i diritti riservati 2019
Creato con Webnode Cookies
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia