OLTRE LA VETTA E SUPERAMENTO DI UN LIMITE
"Siamo quasi arrivati! Ancora qualche metro! Poi ti tiro su io! Ok ??"
Aaron avvolge una mano intorno al viso di Lara istintivamente. L'archeologa puo' riuscire a sentire il calore che quel gesto sprigiona dall'uomo nonostante il gelo paralizzante.
"Guardami. Guarda i miei occhi. Concentrati solo su quelli "
Le dice con sguardo penetrante e sicuro nonostante anche lui inizi a sentire i muscoli rispondere sempre meno.Il respiro che esce dalle loro labbra sembra essere l'unica fonte di calore reciproca mentre sono vicini, e lui la stringe instaurando un momento in cui entrambi sembrano in difficolta' e non per il freddo quanto piuttosto per quel tipo di vicinanza fisica.Aaron le legge per la prima volta uno sguardo fragile e bisognoso a tal punto da farlo sentire improvvisamente come se fosse nuovamente prezioso per un essere di sesso femminile per qualcosa. I fantasmi del suo passato si fanno risentire anche in quel momento.
"Ok....Ti fidi di me? Ti fidi??"
Le richiede mentre anche lui respira affannosamente mentre entrambi sembrano quasi rischiare di terminare li' l'avventura.Lara trema ma riesce ad annuire debolmente con la testa senza smettere di guardarlo negli occhi.
"Ok....Forza...."
La riafferra da sotto la vita cercando di nuotare in modo da tenerla il piu' possibile fuori con la testa e il corpo fino ad arrivare alla parete rocciosa.Qui Aaron si ritrova a dover affrontare qualcosa di fisicamente difficile sostenendo con un braccio Lara, le gambe in movimento per restare a galla e un braccio per estrarre da una tasca un punteruolo particolare di acciaio e conficcandolo con forza sulla parete di ghiaccio aiutandosi anche con uno sforzo verbale.
"Devo lasciarti qualche secondo. Non mollare, ma abbandonati all'acqua"
Aaron lascia Lara sull'acqua qualche istante, quel poco che basta per avvolgere intorno all'anello del punteruolo la corda che unisce i due, e issandola per avvicinare Lara alla parete rocciosa e in modo da far uscire un po' lei prima dall'acqua. Subito dopo inserisce altri punteruoli iniziando a issarsi lui con mani e piedi come a voler scalare la parete.
"Sono qui !"
Le grida per poi abbassare una mano e afferrare meglio la corda con cui Lara e' agganciata, e l'aiuta ad agganciarsi meglio a lui.
"Qui. Afferrati qui....cosi'! Brava!"
Aaron alza il viso verso l'alto sentendo il peso degli abiti bagnati e quello di Lara che ha aiutato ad agganciarsi a lui alle sue spalle. L'uomo socchiude un istante gli occhi respirando profondamente e guardando la cima della meta con grinta e forza di volonta' per prepararsi forse all'ultimo step della parte piu' difficile del viaggio. L'uomo si afferra su due dei punteruoli conficcati nel ghiaccio per issarsi con le mani e provando a verificare se gli agganci tengano il suo peso piu' quello di Lara incastrando il primo piede tra alcuni tratti di ghiaccio e dandosi poi la spinta per salire anche con l'altro piede in un altro punto del ghiaccio.Lo sforzo di Aaron e' estremo, ma continua a credere in se stesso spingendosi avanti con elevate prove di forza e resistenza procedendo lentamente e studiando con attenzione ogni minimo movimento e passo per scalare la parete di ghiaccio fortunatamente frastagliata per permettersi di agganciarsi meglio. A mano a mano che procede staccando i punteruoli dalla parete per riconficcarli piu' in alto e aggrapparsi per sostenersi nella risalita, l'uomo cerca anche di fare delle pause per far riposare i muscoli troppo sollecitati allo sforzo che inizia a vacillare. Lara resta aggrappata all'uomo restando immobile non solo per il gelo che ha ingabbiato il suo corpo, ma anche perche' e' consapevole che il minimo movimento di lei , avrebbe potuto provocare una drammatica caduta o scivolata anche ad Aaron.
"Non parli piu' ?? Quando dovevi stare zitta parlavi, e ora che dovresti parlare stai zitta!"
Grida Aaron mentre si ferma per riprendere fiato.
" Riesco a sentire che sei sempre viva solo perche' sento le tue mani che stringono"
La informa del particolare.
"Ma voglio che dopo torni a usare quella lingua!"
Le grida ancora. Il suo e' un modo per spronarla a non mollare e di recuperare anche la parola ora bloccata anch'essa dal freddo. Aaron prosegue stremato e affannato rischiando anche di scivolare con un piede ma riafferrandosi quasi subito mentre il ghiaccio staccato precipita di sotto.
"Tranquilla. Se cadiamo male che vada...c'e' l'acqua di sotto!"
Sdrammatizza nel sentire un farfuglio lamentoso di Lara che vorrebbe protestare non riuscendoci.
Aaron prosegue con lo sguardo fisso alla sua meta e obiettivo arrivando in cima alla vetta della montagna di ghiaccio dandosi un'ultima spinta in alto per scavalcare con una gamba il ciglio finale e conficcare un altro punteruolo sul piano in modo da tirarsi ancora meglio con il resto del corpo e quello di Lara.
L'intrepido uomo respira affannosamente girandosi sentendo la presa di Lara ammorbidirsi per poi lasciarsi andare sul suolo innevato e semi rotolare sulla neve abbandonandosi a "peso morto" per dare al corpo finalmente tregua dopo la tensione e la prova di forza per resistere agganciata a lui.
Aaron si ferma carponi sportivamente ma a testa china per riprendere fiato.
"Ok.....Visto?Ho sempre ragione per quello che faccio"
Le dice come se niente fosse non dando a vedere che anche per lui e' stata una dura prova dovendo scalare una ripidissima montagna di ghiaccio con addosso il corpo di un'altra persona. Poi anche lui si stende sulla neve respirando a pieni polmoni la limpida aria della vetta facendo rifornimento di ossigeno e con il viso rivolto verso il limpidissimo cielo islandese.