MISTICA ATTRAZIONE ASTRALE
Syride si avvicina a Shayla seduta su una panchina del posto in cui l'ha aspettata dopo averla lasciata andare a incontrare per la prima volta il padre mai conosciuto in cinque anni di vita.
L'amazzone si alza all'istante andando incontro alla figlia.
"Com'e' andata?"
Le chiede con un sorriso e sguardo ansioso.
" Ho un padre meraviglioso.Lui e' forza e saggezza insieme.E' il sole e la luna fusi.E' come un'onda che abbraccia la spiaggia e tutto quello che incontra nell'oceano piu' tempestoso."
Shayla resta stupefatta di quelle parole, soprattutto perche' non aveva mai parlato in quei termini per lei pur essendo la madre che l'ha cresciuta.
"Hai....hai capito tutto questo essendo rimasta con lui in cosi' poco tempo ?"
" E tu mamma? Non l'avevi provato anche tu appena l'hai incontrato per la prima volta?"
Shayla si avvicina maggiormente alla figlia.
" Forse usiamo parole diverse.Ma ho pensato anche io fin da subito che fosse un uomo di grande forza non solo fisica, ma interiore."
" Ho deciso di stare con lui se non potete stare insieme. "
Il viso di Shayla si trasforma in qualcosa di angoscioso scuotendo la testa.
"Come sarebbe con lui? Io ho bisogno di te....non posso pensare di vivere lontano da mia figlia.E sei ancora cosi' piccola, non puoi non stare con tua madre..."
" Che differenza c'e' tra un padre o una madre? Lui puo' essere capace di stare lontano per anni dalla figlia, mentre una madre no? Io e lui siamo stati derubati del tempo, e io ora voglio riprendermi parte del tempo per stare con lui"
"E' lui che ti ha istigato a pensare questo??"
Syride si rattrista. Capisce il dolore della madre, ma si rammarica che la madre non riesca a pensare che possa essere frutto della mente e del cuore di Syride parlare in quel modo.
" E' stato il mio cuore. Il cuore non ha cinque anni mamma. Mio padre ha dovuto accettare di stare lontano da noi per anni senza nemmeno sapere il perche'. E' molto piu' doloroso e traumatico questo. Io staro' con lui perche' ho bisogno di stare con mio padre ora.E se mio padre non vuole stare con mia madre, io non posso farci niente.Non ti sto abbandonando mamma.Verro' a trovarti ogni giorno o quando potro' ovunque deciderai di stare.Ma ora io torno da mio padre"
Le lacrime di Shayla le solcano il viso.
"Io vorrei tornare dal tuo papa'.Non sai quanto lo vorrei..."
" Rispetta il dolore della ferita che ha ora lui.Il tempo derubato a noi che riusciremo a recuperare, sara' la medicina portatrice del perdono. Ma nel frattempo permetti che questo avvenga...."
Syride abbraccia la madre che finisce in lacrime tra le minute braccia della figlia in un lungo abbraccio.
Diverso tempo dopo....
Syride ha lasciato il luogo in cui ha vissuto con Shayla per lunghi cinque anni,e ora si ritrova tra le braccia del padre Kir nella foresta amazzonica.
"Sei sicura,piccola?"
Le chiede in un sussurro mentre la stringe.Syride annuisce.
"Voglio stare con mio padre se i miei genitori non possono stare insieme.Andro' da lei spesso.Ho i mezzi per poterlo fare"
Kir si stacca dalla figlia per fare un passo indietro e guardarla.
" Anche tu hai facolta' paranormali, vero?"
Syride annuisce.
"Ne ho molte.Alcune gestibili, altre incontrollabili.Da qui tutto e' piu' difficile..."
"Da qui ? Che vuoi dire?"
" La terra...."
Syride gli prende le mani e gli sorride.
"Ora pero' voglio andare a giocare.E' tutto cosi' bello qui.Finalmente libera..."
Syride si allontana giocosamente correndo fra la vegetazione.
"Syride, fai attenzione! Puoi incontrare animali!"
Kir grida, ma Syride e' gia' sparita.La ragazzina/bambina corre lontano e a contatto con la vegetazione, il suo corpo inizia a cambiare colore crescendo di una bellezza piu' adulta arrivando ad una fonte d'acqua nella quale si specchia chinandosi.
"Acqua....mutami in cio' che sono"
La ragazzina ora ha le fattezze di una giovane dai lunghissimi capelli castani e una particolare coroncina sulla fronte.Mentre si guarda nello specchio d'acqua, inizia pero' a vedere riflessi gli occhi di Ratash.Il suo viso gli appare davanti come se una grande forza stesse iniziando a catapultarla da lui.Oppone resistenza, il vento si alza, l'acqua inizia a muoversi intorno all'immagine di Ratash riflessa nell'acqua che pero' viene solo sfiorata. Syride mette le mani davanti come per fermare quel fenomeno, vedendo poi riflessa la sua immagine su quella di Ratash. Syride sente il vento aumentare sempre piu' impetuoso e l'acqua in cui si vede riflessa provoca delle onde circolari che frammentano la sua immagine.Lo sguardo di Ratash sembra "parlare" attraverso quella superficie d'acqua come se quello stesso specchio d'acqua fosse diventato un portale di comunicazione astrale. Syride avverte una potente energia che oltrepassa l'acqua e che provoca poi anche l'attutimento del vento. Scossa, Syride si alza e allunga un braccio in avanti con il palmo aperto come il gesto di fermare qualcosa e che e' lo stesso gesto che Ratash fa da Dharan nonostante Syride non lo stia vedendo. I due sembrano eseguire lo stesso movimento e gesto, entrambi stanno cercando di dominare quella potente forza che sembra volerli catapultare verso di loro, al momento per inspiegabili motivi.
" Qualunque forza sei...ti chiedo di placarti. Ora! "
Il vento rallenta fino a scomparire, e la distesa d'acqua torna calma e placida. L'immagine di Ratash svanisce. Syride chiude gli occhi e si china ginocchioni sull'erba guardando la sua immagine nell'acqua scossa ancora per quel fenomeno che la stava catapultando o forse trascinando Ratash perfino li'.