MASASHI AL COMANDO DELL'OPERAZIONE

LAS VEGAS

Masashi e' fermo su una strada periferica del Nevada dopo essere uscito dalla macchina ed essersi fermato in un posto esterno. L'arabo Haamid invece evita di uscire dai veicolo osservando dall'interno Masashi alle prese con il cellulare mentre un lieve venticello scompiglia i capelli del coreano.

Il medaglione dalla spessa catena d'oro che pende dal suo collo, luccica in maniera vistosa sotto il riflesso dei raggi solari del tramonto, ma l'espressione del coreano e' tutt'altro che solare e suggestiva.

Masashi piu' adirato che mai, trova perfino il coraggio di richiamare Cheng Yang a Shangai.

"Era ora che mi chiamaste! Allora?? Si puo' sapere dove siete finiti? Sono ore che vi chiamo e il cellulare e' irraggiungibile!"

Grida Cheng dall'altra parte del telefono. L'espressione di Masashi e' dura e per niente intimorita, come se si fosse stancato di obbedire a Cheng particolarmente timoroso di non obbedire a sua volta a Muyassar.

"La prossima volta che raccontate delle fottute palle a Nadìr, esigo di essere avvertito in tempo"

"Che cooooosa?? Osi rivolgerti a me in questo modo?? Se ho dovuto inventare palle a quel sultano figlio di papa', e' solo perche'...."

"Perche' ve la state facendo sotto tutti quanti."

"Esigo rispetto!!"

"Lo avrai quando rispetterai il mio ruolo. A causa degli incompetenti che mi hai messo di aiuto per questa operazione, sono costretto a ricorrere ad altre metodologie. E faremo come dico io da questo momento in poi. Mi sono spiegato?"

"Eh??? Ho sentito bene?? Tu ti stai rendendo conto di come stai parlando al grande Cheng Yang???"

Grida isterico il giapponese.

"Saro' io a chiamare la prossima volta. Diglielo al sultano. E digli anche che ora saro' io a prendere in mano l'operazione. "

"TU COOOOOSA?? Tu a capo di questa operazione???Ti sei bruciato il cervello?? Tu sei pagato per obbedire a me! A me!! Al grande Cheng Yang e basta, hai capito??"

"Impara a rivolgerti a me diversamente da questo momento, o le prossime canne di mitra che ordinerai di puntare contro di me o qualcuno al mio servizio, si gireranno automaticamente verso di te. Mi sono spiegato io ora??"

Masashi chiude la comunicazione lasciando interdetto Cheng Yang che fissa incredulo il cellulare tra le mani come se avesse appena scoperto qualcosa di inverosimile per bocca di Masashi. L'arabo d'altro canto che ha potuto sentire la conversazione, spalanca gli occhi per aver assistito alla ribellione di Masashi a Cheng Yang facendo chiaramente capire che sarebbe stato lui a prendere il controllo dell'operazione con tutti i rischi che avrebbero comportato una disubbidienza simile a Cheng Yang.

Masashi sta per infilare in tasca il cellulare, quando il suono di una chiamata lo costringe a riportarlo all'orecchio.

"Amore mio, dove sei finito? Sono giorni che ti aspetto.Lo sai che non resisto senza di te troppo a lungo"

Una voce femminile parla a Masashi particolarmente suadente e al tempo stesso stufa.

"Ti avevo detto che avrei avuto da fare. Al mio rientro ci divertiremo e ricompensero' a dovere l'attesa."

"Oh , non vedo l'ora"

"Ora non seccarmi e non chiamarmi piu'."

"Come tu desideri. Non farmi aspettare troppo pero' ."

Masashi tronca la comunicazione senza nemmeno salutare la donna, e con sguardo freddo e insensibile rinfila il cellulare in tasca.Va poi a sedersi sul cofano della Lexus a braccia conserte in attesa di qualcosa fino a quando inizia a vedere sorvolare nella zona un elicottero di sua conoscenza.


SHANGAI

Cheng Yang passeggia nervosamente su e giu' per un corridoio con le mani che gli tremano dal nervoso mentre il sudore continua a scendergli dalla fronte. Uno dei suoi fidati uomini si accorge del suo stato chiedendogli la motivazione.

"Shon....credi che gli uomini al mio servizio stiano fingendo di obbedire a me?"

"Perche' pensi questo?"

"Masashi."

"Masashi cosa?"

"Credo che sia riuscito a corrompere gli uomini che sono sempre stati ai miei ordini.E tu perche' non mi sembri sorpreso?? Non sarai anche tu un traditore come gli altri? Non posso piu' fidarmi di nessuno ora???"

"Calmati. Lo sai che non ti tradirei per nulla.... ma Masashi e' un uomo di grande potere,influenza e persuasione. Non mi sorprenderebbe. Provero' a indagare.... "

L'uomo da' una pacca amichevole sulla spalla di Cheng Yang, per poi allontanarsi sotto lo sguardo offeso e arrabbiato di Cheng che mai avrebbe immaginato di dover temere qualcosa proprio dall'uomo che era al suo servizio: Masashi Kimura e che a quanto pare sembra stia rivelandosi piu' potente e a capo di lui.

Valentina - Racconti fantasy
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