MACCHINA DA CUI FUGGIRE

Haamid, l'arabo che sta accompagnando il coreano Masashi al recupero di Raja, e' fermo nei pressi dell'officina da dove hanno visto Raja con il nigeriano partire a bordo di una Pontiac nera in un polverone alzato dalla sgommata dell'uomo che sta guidando la vettura.

"Segui quella macchina"

L'ordine immediato che il coreano da' all'arabo alla guida della lussuosa e sportiva Lexus nera con la quale operano al servizio di Muyassar.

"Che ? Ma non dovremmo andare a fare due chiacchiere con quel ..."

"TI HO DETTO SEGUI QUELLA MACCHINA !!!"

Esclama adirato il coreano protendendosi meglio verso il vetro per vedere meglio la macchina guidata da Malik che grazie all'assenza del "tetto", permette la visione di Malik e Raja senza particolare problema.

"E' lei. "

" Ora li prendiamo, reggiti ! "

"Finiscila di ideare piani idioti, procedi lento ! "

"Lento ?? Ma cosi' la perdiamo !"

"Ti ho detto di procedere LENTO !! O vuoi rischiare che ci riconosca e che riesca a defilarsi ancora ?! Lento!Stiamole dietro a debita distanza e al momento giusto andremo a prendercela con le dovute maniere. Ora comportati da esemplare autista, o la prossima volta che salirai a bordo di un veicolo sara' il tuo carro funebre! Mi sono spiegato!?!"

La macchina procede con Masashi che coordina l'arabo alla guida procedendo a debita distanza da Raja e Malik. Intanto a bordo della macchina guidata dal nigeriano, Raja si gode la sensazione di liberta' sentendo il piacevole vento sul suo viso grazie alla decappottabile che Malik sta guidando e presa in prestito dall'officina del cognato di Yolanda.

"Non mi sembra vero Malik! Mi sembra di essere uscita da un infernale buco nero di prigionia, e ora sono qui baciata dal vento su una macchina che corre su un'autostrada libera e senza ancora sapere nemmeno dove mai finiremo e dove andremo!"

Esclama la persiana che non e' riuscita ancora a raccontare al nigeriano ancora nulla di lei e del suo passato, ne' lei e' riuscita a conoscere quello di lui. Sono stato cosi' presi dai preparativi per fuggire verso la liberta', che non hanno ancora avuto modo di conoscersi meglio. Ad un certo punto pero', nello spostare lo sguardo sullo specchietto retrovisore, Raja nota una macchina scura dietro di loro che procede a parecchia distanza da loro ma il modello di quella vettura, inizia a destare in lei alcuni ricordi poco piacevoli e il suo sorriso inizia ad attenuarsi. Presa da ricordi del passato piuttosto recenti, Raja non e' riuscita nemmeno a sentire quello che Malik le sta dicendo, ed e' la mano libera del nigeriano che improvvisamente va alla ricerca del suo viso per chiederle se ci sia qualcosa che non va.

" Scusami...."

Sorride lievemente dispiaciuta per non aver partecipato attivamente alla conversazione, e il tocco della mano di Malik le ha oltretutto innescato anche il ricordo di un gesto simile fatto in passato proprio da Muyassar. A quanto pare il passato di Raja continua a rincorrerle dietro in piu' sensi.

"Mi sono un po'... distratta.Mi dispiace.Quando riusciremo a fermarci in qualche posto tranquillo magari ci facciamo due chiacchiere e mi racconti meglio di te. Non smettero' mai di ringraziarti per quello che hai fatto per me.Mi hai ridato la possibilita' di cambiare la mia vita uscendo da prigioni che...da troppo tempo controllavano la mia vita."

Afferma poi nuovamente con amarezza alludendo non solo al monastero, ma anche a quella parte di vita che Malik ignora totalmente non avendogli ancora mai parlato di nulla di se stessa. I suoi occhi pero' qualche attimo dopo, vengono nuovamente attirati da una luce riflessa nello specchietto retrovisore a causa di un faro abbagliante che l'arabo della Lexus ha inavvertitamente azionato per un secondo durante una conversazione con Masashi all'interno del veicolo. Raja si gira poi col busto e la testa verso dietro per vedere meglio il veicolo.

"Malik... puoi provare a rallentare un po' ? Quella macchina dietro di noi mi ha fatto ricordare una cosa e... e ho solo bisogno di tranquillizzarmi per smetterla di tornare con la memoria a quella cosa cosi' brutta che voglio solo dimenticare..."

Gli chiede poi restando girata verso la strada dietro di loro mentre Malik continua a guidare sorpassando una macchina e vedendo che poi anche la Lexus attua il sorpasso ritrovandosi nuovamente dietro la Pontiac sulla quale viaggiano loro.

" Hai visto?? Malik hai visto ?!?Quella macchina ha subito accelerato ed e' nuovamente dietro di noi! "

Esclama iniziando ad agitarsi e ad avvertire una sensazione di pericolo familiare che le fa nuovamente sparire il sorriso.

" Malik....ti prego accelera e prendi qualunque altra strada per allontanarci da quella macchina"

Inizia a dirgli in preda all'agitazione mentre le mani iniziano a tremarle.

<< perche' tremo ora?? Non sono loro...non sono loro! Non possono essere loro ! >>

Raja non si da' pace, ma il suo corpo le sta gia' trasmettendo il reale pericolo che la sta inseguendo.

"Ho paura.....Malik ho paura !"

Esclama poi trasmettendo inevitabilmente al nigeriano allarmismo e che probabilmente avrebbe fatto chiedere a Malik il motivo di cosi' tanta paura di quella macchina. La situazione degenera ulteriormente quando a causa di un grosso camion che sembra intralciare la visuale della macchina criminale, alcuni spari provenienti dalla Lexus danno la conferma alla persiana dell'identita' delle persone a bordo della Lexus.

"Oh no...no....sono loro.Malik sono loro!!! "

Esclama come se il nigeriano avesse dovuto capire a chi lei si stesse riferendo.

"Gli uomini che....quelli....della malavita....quelli di potere orientale"

Inizia a spiegare alludendo alla Yakuza.

"Sono persone orribili....sono capaci di bruttissime cose per ottenere quello che vogliono...."

Continua poi asciugandosi con una mano una lacrima nel ricordare inevitabilmente tristi eventi del passato.

"Non...non sono riuscita a dirti nulla di me....di perche' ero in quel monastero...di perche' mi sono nascosta.Mi ero nascosta proprio per non farmi trovare da loro,ma mi hanno ritrovata ancora una volta....."

Raja ora non riesce a fermare delle lacrime alla sola idea di essere ripresa nell'ambiente di Muyassar che ancora non menziona, ma che probabilmente avrebbe fatto in seguito, se Malik le avesse chiesto qualcosa a riguardo durante quella fuga. Diversamente gli avrebbe parlato di lui quando avrebbero raggiunto un luogo sicuro per potersi fermare e riprendersi da quella drammatica corsa.

Valentina - Racconti fantasy
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