LEZIONI DAI LUPI
"Come conosci cosi' bene i lupi?"
Gli chiede poi mossa piu' dalla curiosita' che dalla rabbia. La curiosita' di capire da dove provenga la sicurezza di quell'uomo anche sulla specie dei lupi.Aaron si siede sportivamente con le spalle ad una parete fissando le fiamme senza rispondere a Lara. La domanda della donna lascia Aaron rigido e con lo sguardo fisso sulle fiamme non rispondendole per parecchi istanti tanto che Lara decide di non aspettare piu' la risposta e iniziando a mangiare da una delle scatolette di cibo che Aaron ha portato per il viaggio.
"Sono cresciuto coi lupi"
Risponde poi senza distogliere lo sguardo dalle fiamme e restando sportivamente appoggiato con le braccia sulle ginocchia.
"Che intendi?"
"Quello che ho detto"
Ribatte secco. Altro silenzio e Lara decide nuovamente di non dargli piu' corda.
"Ho passato l'infanzia tra i ghiacci e i boschi. Ho imparato molto dai lupi"
Inizia a dirle e forse per la prima volta alleggerendo il tono come se parlare dei lupi avesse il potere di sciogliere il ghiaccio che Lara legge nel suo sguardo. Uno sguardo che sembra essere ghiaccio e al tempo stesso fuoco. Un po' come quello che trasmette la terra islandese in zone di ghiaccio e zone di ebollizioni infuocate che Lara non ha ancora visto.
"Sicuramente hai imparato ad affrontarli"
"Perche' ho imparato a rispettarli come loro mi hanno insegnato il rispetto e l'onore anche fra gerarchie. Rispettando anche me"
"Beh, lasciamelo dire, ma sembra che tu di rispetto non ne conosca nemmeno la piu' remota ombra di significato"
Lara si sarebbe aspettata un'altra inferocita reazione, ma Aaron continua a mantenere un tono pacato.
"La gente non immagina nemmeno quale mondo esista in un lupo. E' solo brava a giudicare per un paio di denti aguzzi affamati"
"Dovresti mangiare anche tu"
Gli dice poi lei vedendo che Aaron non ha toccato cibo. Lo vede invece alzarsi per andare ad accarezzare i due cani sfamando anche loro con un paio di scatolette.
"Perche' stai facendo questo? Perche' mi hai portata qui fuggendo da quella donna?"
"IO NON STO FUGGENDO"
Risponde secco voltandosi nuovamente rabbioso verso di lei.
"Ah no? E come la chiami questa corsa per non farti vedere da quella pazza?"
"Credi che se non ci fossi stata di mezzo tu, avrei attraversato l'Islanda in quelle condizioni per allontanarmi da una donna dalla quale non mi sono mai fatto dominare?Non hai capito proprio nulla signorina Croft. NULLA"
Aaron si rialza dirigendosi verso il fondo della grotta dove c'e' la barricata.
"E allora perche' non provi a raccontarmelo tu??"
"Perche' non ti riguarda!"
"Oh si invece che mi riguarda!"
Lara si alza avendo recuperato qualche forza e lo raggiunge con occhi ora arrabbiati.
"Mi riguarda e come visto che hai portato qui me per allontanarmi da lei! E sono abbastanza grande e preparata per affrontarla come ho fatto fin'ora! E se tu sai qualcosa che io non so su quella donna, ho il diritto di saperlo visto che e' a causa sua se mi ritrovo qui!"
Aaron si gira burbero verso Lara.
"Ma davvero? E immagino che eri abbastanza grande e preparata quando sei stata legata e sottoposta a esperimenti genetici ,o a quando sei rimasta intrappolata in mezzo ad un oceano per aiutare un uomo che forse nemmeno si e' accorto di quello che ti e' accaduto per colpa sua! E tu ora fai a me la predica credendo di essere comandato da una donna?? Chi e' fra i due libero?? Io che faccio quello che mi pare anche comandato da una donna, o tu che sei illusoriamente libera ma che ti infili in situazioni che ti fanno dipendere da un uomo incatenato dai suoi fantasmi?? "
"TU. Non hai il diritto di giudicare nessuno! Ne' me, ne' tanto meno David! Tu non sai nulla di me,ne' di lui! Ne' di quello che puo' significare avere delle emozioni per qualcuno o dei sentimenti! Tu non sei libero Walker! Tu sei schiavo della tua stessa rabbia! E fino a quando non te ne libererai, sarai sempre incatenato a tal punto da non rendertene nemmeno conto!"
Nel sentire quelle parole, Aaron afferra Lara inchiodandola con le spalle alla parete premendo con le mani su di esse.
"Guardati. Schiavo della tua rabbia. Non sei capace di controllarla. E per un nulla che ti viene detto. Nemmeno ti avessi puntato contro un'arma. Ma a quanto pare con te non e' necessario puntare nessuna arma. Bastano solo delle parole"
Lo provoca Lara mentre sente le mani di Aaron che premono schiacciandola ancora maggiormente contro la parete.
"Come mi hai chiamato?"
Lara si rende conto di aver usato il cognome che Jake Slate le aveva rivelato su Aaron.
"Quello che ho detto"
Ripete la stessa frase che lui aveva usato con lei ad una domanda riguardante i lupi.
"Mi hai chiamato Walker. Come sai questo nome?Ti ho chiesto COME LO SAI!"
Impera premendo ancora di piu' l'archeologa alla parete. Lara si lamenta socchiudendo gli occhi. Anche se ha trovato riposo per un po', la donna ha ancora delle ferite addosso fisiche e un braccio ancora da rimedicare causato dal taglio di Zeph.
"Ho....anche io degli informatori. Credi che solo tu puoi essere a conoscenza di tutto quello che ti pare sugli altri?"
Aaron con la mascella rigida lascia poi andare bruscamente le spalle di Lara ma continuando a guardarla con fastidio.
"E che altro sapresti su di me?"
"Io dovrei dirti quello che io so su di te, mentre tu non ti abbassi a dirmi nemmeno dove mi stai portando e perche'?? Scordatelo!"