TRA PROFEZIE LEGGENDARIE O VERE


Lara cammina a passo lento in mezzo a cumuli di cenere e macerie sul suolo indiano dove si e' appena concluso il doloroso scontro finale con il popolo dei nephilim, angeli neri che per millenni avevano atteso il ritorno di Sephir, re degli angeli neri e il cui risveglio era stato innescato a causa di un'antica profezia. L'archeologa si guarda intorno con occhi stanchi e cupi abbassando lo sguardo su cio' che rimane di quello che e' stato incenerito e incendiato. Lo sguardo di Lara e' affranto. A causa di un re dall'indole diventata malvagia esistito millenni prima e riportato in vita a causa di un'antica profezia nephilim, un intero popolo riportato alla luce e vita, e' ora stato completamente devastato e incenerito. I passi stanchi, portano  l'archeologa a pochi metri dal falo' che sta ardendo il corpo di Sephir del quale rimane ben poco. La guerriera giapponesina Momo Chan che ha combattuto assieme a lei e agli altri del gruppo dell'archeologa per quasi due mesi, raggiunge Lara posandole una mano sulla spalla. Momo zoppica ma sembra non aver riportato gravissime ferite a differenza degli altri.
"Avevi ragione....sarebbe stato distruttivo...."
Le sussurra Momo abbassando la mano dalla spalla di Lara il cui viso viene illuminato dalla luce delle fiamme, e dal bagliore di un fulmine che cade poco distante mentre la pioggia inizia a scendere quasi come a simboleggiare il lavar via cosi' tanta sofferenza.
"Molte vite sono andate perse. Un intero popolo e diversi nostri amici. Non era questo il prezzo da pagare anche se per fermare un popolo mosso dalla malata furia di un re che non aveva nulla di nemmeno avvicinabile alla figura di un nobile re."
La risposta di Lara che continua a restare con gli occhi fissi sulle fiamme che ardono davanti a lei come a segnare il messaggio della fine di un doloroso ciclo.
" E io che pensavo che certe profezie fossero solo fantasticherie"
Commenta la giapponesina.
"Qual'e' il confine tra realta' e fantasticheria?"
La pioggia scende sempre piu' fitta iniziando a spegnere anche le fiamme del luogo.
"E' tempo di lasciare questo posto. Il tempio di Takrar non esiste piu'. E con esso anche i nephilim"
La ferma affermazione di Lara che puntualmente cerca in ogni caso di non dare a vedere quello che la turba dentro. Detto questo da' poi le spalle alla zona per incamminarsi verso il Nomad, il grosso aereo di missione che aveva permesso al suo gruppo di spostarsi in diversi punti del globo rapidamente nel corso dei due mesi di quella spedizione.
Lara alza una mano sull'auricolare.
"Dennis....accendi i motori. E' giunta l'ora di lasciare l'India"
" Ottimo miss! Direzione Londra?"
"Direzione Asia minore. Andiamo a recuperare gli altri. Poi faremo ritorno a Londra"
"Ricevuto miss!"


LONDRA, GIARDINO DEL MANIERO CROFT 


"Shaman...non so come ringraziarti per tutto quello fatto.Senza di te non avremmo potuto evocare Arioch e chissa' se saremmo riusciti a mettere fine a simili barbarie"
"Ognuno e' stato importante nella sua parte. Sono felice di aver partecipato a questa importante missione. vieni a trovarmi in Africa quando vuoi...."
Lara abbraccia la sciamana che anche in passato l'aveva aiutata soprattutto dopo l'incidente in Egitto sotto la Grande Piramide.
"Sara' un nuovo inizio per tutti. Per qualcuno sara' come ripartire da zero, per qualcun altro solo continuare cio' che si era interrotto ma con un altro e nuovo spirito e ottica.Gli inizi sono sempre delle partenze verso altro. Ma per un po' penso che mi dedichero' ad avventure piu' solitarie. Voglio considerarle come una specie di sorta di relax.Non credo che potro' mai rinunciare a girare per il mondo.C'e' sempre qualcosa da scoprire. Sempre."
Lara guarda il Nomad mentre si allontana nel cielo londinese fino a quando il giardino torna nel totale silenzio.Intorno non c'e' piu nessuno oltre a Kurtis, colui che fin dall'inizio della missione l'aveva sempre seguita. I lampioni esterni illuminano il giardino esterno.
" E cosi' si chiude un capitolo....e ne inizia uno nuovo. Non so a cosa portera' il nuovo capitolo,ma sara' sicuramente eccitante scoprirlo."
L'archeologa resta a guardare il vasto giardino del suo signorile maniero chiedendo quasi gia' a se stessa se da quel momento la sua avventura per il globo sarebbe continuata in modo ancora piu' speciale e importante di prima, chissa', forse assieme a Kurtis, o forse nuovamente sola, allo sbaraglio o in solitaria come da sempre aveva fatto prima della missione appena conclusa e che l'aveva portata a conoscere nuovi mondi, nuove dimensioni, nuove entita', nuovi poteri, nuovi amici e soprattutto a farle ricordare che per nulla al mondo avrebbe mai rinunciato al destino per cui sembra essere nata: quello di perlustrare ogni possibile e immaginario spazio del globo e chissa', forse di altre dimensioni. 

Valentina - Racconti fantasy
Tutti i diritti riservati 2019
Creato con Webnode Cookies
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia