INCONTRO CON ARIOCH

DHARAN, Santuario del Sole

Dopo aver comunicato con il guardiano dell'anello di Arioch, Syride riesce ad ottenere l'aiuto del rapace ibrido tra falco e fenice che apre le sue ampie e infuocate ali per poi afferrare con le zampe le braccia di Syride. La magia del guardiano ha il potere di non farle del male nonostante la presa forte, e aprendo le ali porta con se' Syride uscendo dal Santuario del Sole dirigendosi a elevatissima velocita' in un luogo dopo aver percorso ampi spazi arrivando in un verdeggiante posto in cui nel terreno e' conficcata una scultura simile ad una croce a forma di spada. La dea viene posata sul manto erboso dal guardiano che a sua volta si posa con le zampe davanti a lei richiudendo le infuocate ali.

" Non so perche' tu mi abbia portata qui, ma credo che sia un tuo modo per permettermi di parlare con lo spirito di Arioch. "

Gli occhi gialli di Alphaoenix si accendono maggiormente e intensamente.

Syride si avvicina quindi alla grossa scultura appoggiando le mani sopra alcune incisioni.

" Sento la sua energia. Con i poteri conferitemi, chiedo di essere condotta dove lo spirito del sacerdote Arioch dimora. "

La dea resta con le mani posate sulla spada a croce chiudendo gli occhi sentendo il terreno vibrare sotto di lei.Un lato della grossa spada si apre lasciando intravedere un vano buio. Syride si stacca e pochi attimi dopo si addentra nel vano all'interno della scultura venendo catapultata altrove. Pochi istanti dopo, la dea si ritrova in una stanza completamente avvolta da alone bianco e al centro un giaciglio nel quale e' steso dormiente la sagoma di un giovane guerriero. Gli si avvicina e si china al suo giaciglio portando istintivamente una mano all'altezza del cuore del sacerdote guerriero.

"Arioch....."

La mano di Syride inizia a tremare percependo l'energia del risveglio che opera, e alcuni attimi dopo, l'acceso sguardo di Arioch si apre nel suo profondo colore azzurro. La dea ritira la mano vedendo il viso del guerriero fissarla per lunghi istanti per poi vederlo sollevarsi lentamente. Lo spirito di Arioch, il sacerdote guerriero che aveva combattuto contro l'intera razza nephilim e che aveva anche aiutato il gruppo di Lara cinque anni prima a spedire Sephir ad altra vita dimensionale , si "risveglia" dopo l'operazione di Syride. Il corpo del guerriero e' costituito da una sostanza che Syride riconosce subito, e come se il tempo si fosse fermato ad un preciso periodo dell'epoca cardine in cui il sacerdote aveva vissuto.

" Arioch. E' un onore poterti parlare. "

Gli occhi azzurri di Arioch riflettono una luce oscurata. Syride sa anche il perche' di quell'alone oscuro.

" Chiunque tu sia.Hai attuato qualcosa che nessuno mai era stato in grado di fare..."

La voce di Arioch e' pacata. Solleva le mani guardandosele quasi non capacitandosi di essere sveglio in quello stato e in quella dimensione. Si guarda intorno come confuso.

"Non sei sulla terra. Sei nel mondo in cui ti sei auto-maledetto credendo di farti del bene "

Arioch proietta il suo sguardo verso Syride.

"Non mi sono auto maledetto. Ho solo reso giustizia ."

" Hai usato una spada forgiata e oscurata da un vecchio mago in cambio di poter giustiziare qualunque forma di violenza per rivendicare il dolore e il male attuato dalla razza nephilim e da razze che attuavano uccisioni come i nephilim. Questo per te e' bene? Hai agito per il bene facendo anche tu del male soprattutto a te stesso "

Arioch si solleva dal giaciglio guardando Syride come se volesse punirla per quelle parole, ma lo spirito di Arioch riesce a vedere la purezza di quelle parole che stanno dicendo il vero.

"Non ti sto giudicando. Sto solo affermando un dato di fatto di cio' che hai attuato. Hai usato armi per scopi benevoli usando il potere oscuro. Come la spada che hai usato per ucciderti dopo la morte della tua amata Antinea esiliandoti in questo luogo di sonno eterno, impedendo al tuo spirito di proseguire nelle incarnazioni seguenti bloccando la tua anima. Tutto questo nel nome di una vendetta o giustizia. Puoi chiamarla come preferisci. "

Arioch resta in silenzio continuando ad ascoltare Syride. Gli occhi del guerriero quasi si oscurano maggiormente.

"Non sono qui per giudicare le tue azioni Arioch. Ma sono qui per chiederti di aiutarmi ad aiutare a liberare qualcuno. E anche se potra' sembrarti strano, anche tu ne uscirai liberato..."

"Io sono gia' libero. La morte mi ha liberato "

"No. Il tuo spirito non e' libero. E' stato imprigionato in questa dimensione di sonno eterno dell'oscurita' cammuffata da luce. Tutto questo e' illusione. Il velo oscuro maschera la vera luce. E tu anche sei vittima delle forze oscure,anche se pensi di aver agito nel nome della luce. Hai usato armi oscure che hanno oscurato a loro volta. Tu hai deciso di usare quel potere, e tu hai il potere di sciogliere ogni cosa. Non puo' farlo nessun altro se non tu. "

Arioch si avvicina a Syride.

"Chi vuoi liberare?"

Le chiede poi con occhi cupi.

" Sephir. Il re degli angeli neri. Colui che credi abbia sterminato la tua razza e la tua amata. "

"SEPHIR !!! SEPHIR !!!"

Gli occhi di Arioch si incendiano di fuoco immediatamente guardando Syride pericolosamente come se lei avesse appena pronunciato la piu' grande maledizione dal suo punto di vista.

" Sei qui per chiedermi di aiutarti a liberare colui contro il quale ho combattuto per millenni e che ha ucciso innocenti !!! MAI !!"

L'ira ferocia di Arioch inizia ad esplodere ancora piu' di quanto non sia esploso Sephir.

"Arioch....Ricorda chi sei ...RICORDA CHI SEI "

Syride si inginocchia ai piedi di Arioch chinando il viso come se volesse fargli ricordare con quel gesto che tipo di anima abbia Arioch. Alza il viso verso l'alto guardandolo negli occhi.

" La tua anima e' oscurata . E' stata oscurata a causa del dolore che hai provato per la morte di Antinea. E il dolore ti ha fatto cadere vittima dell'oscurita' che ti ha fatto credere di poter vendicare un amore spingendoti a quel mago oscuro. Ricorda cio' che eri prima di quel dolore. RICORDA !"

Gli occhi di Syride diventano lucidi come se stessero riflettendo il dolore che e' ancora presente nel cuore di Arioch, e Syride gli sta facendo da specchio.Le mani di Arioch si chiudono serratamente mosse dall'odio che sta nuovamente impossessandosi di lui.

" Io sono...Arioch ! Il giustiziere del male ! Come osi venire qui a chiedermi di aiutarti a liberare la fonte di tutti i mali di millenni ! "

Syride china la testa nuovamente congiungendo le mani davanti a lei in un movimento sacro con le dita rivolte verso l'alto.

"Ricorda chi sei...."

Valentina - Racconti fantasy
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