INCAPPUCCIATO E AQUILA GUIDANO VERSO UN ALTRO MONDO


"Chi sei !!"
Amanda grida nuovamente alla sagoma maschile incappucciata in cui si e' imbattuta seguendo l'aquila restando in allerta nel timore della visione di quella misteriosa sagoma di cui non si vede nemmeno il viso a causa di un cappuccio che copre la testa della figura. Nonostante gli occhi dell'incappucciato siano coperti dal tessuto del cappuccio, Amanda riesce a sentire il suo sguardo che sembra attraversarla silenziosamente e potentemente. L'antropologa inizia a respirare irregolarmente non solo per la stanchezza e la fame, ma anche per lo stato di allerta e difesa in cui si sta trovando.
"Chi sei!! Stai lontano....stai lontano da me"
Gli intima poi vedendo la sagoma non smuoversi di un millimetro e continuando a guardarla dall'alto.
"Ti ho chiesto chi sei!! Vattene!"
La misteriosa sagoma allunga lentamente un braccio verso di lei come per tenderle la mano. Gesto che sembra paradossalmente a somigliare ad un silenzioso invito per farsi aiutare ad alzarsi.
"Non penserai che mi fidi di te? Chiunque tu sia e conciato in questo modo??"
Lo attacca verbalmente sollevando meglio il viso verso di lui, e solo grazie ad un fascio di luce che illumina la sommita' del cappuccio di lui riesce a intravedere disegnato su esso il simbolo di un'aquila o falco.
<< Quell'aquila... ancora lei...e.... >>
Il simbolo innesca immediatamente in Amanda la memoria del sogno fatto la notte in cui aveva liberato il cavaliere Athos e se stessa, e che le aveva fatto vedere la sagoma di un uomo incappucciato e un'aquila.
<< Non e' possibile.... l'uomo che mi e' apparso in sogno....ora e' qui nel reale?? >>
Amanda si rialza all'istante in piedi per cercare di vedere la sagoma che nel frattempo ha riallontanato il braccio e la mano avendo visto Amanda rialzarsi da sola. L'antropologa continua a sentire lo sguardo dell'individuo su di lei nonostante non riesca a vedere il volto, sentendo che si tratta di una sagoma che le trasmette pericolo ma allo stesso tempo qualcosa che sembra tranquillizzarla e trasmetterle sicurezza.
Amanda indietreggia per poi iniziare a camminare lateralmente e lentamente per andare oltre la sagoma e cercare di allontanarsi da quella zona, voltandosi indietro per verificare i movimenti del lui in questione che resta pero' fermo ma voltato verso di lei come a seguirla con lo sguardo ma senza pronunciare una sola parola. Amanda poi inizia a correre come se quell'incontro le avesse dato una nuova forza per proseguire piu' speditamente girandosi piu' volte indietro.Del misterioso incappucciato poi non sembra piu' esserci traccia e la donna riesce a raggiungere le porte del villaggio dove due uomini vestiti come guardie di chissa' quale epoca antica, stanno di sentinella con delle spade agganciate alla cintura.
<< ma come si vestono in questo mondo?? >>
Amanda si avvicina ai due.
"Ho bisogno di aiuto. Mi sono persa. E sono affamata.Non so nemmeno dove sono..."
Le due guardie si scambiano un'occhiata.
"Sei inglese"
"Si. Come lo sapete?"
"L'accento. Lo riconosceremmo a distanza. Ti sei persa? E da dove vieni?"
"Probabilmente non mi crederete. Ma vengo proprio da un altro mondo"
Le due guardie si scambiano un'altra occhiata.
"Vieni. Ti portiamo da qualcuno che potra' prendersi cura di te"
Una delle due guardie scorta Amanda lungo il villaggio arrivando ad una costruzione sulla quale e' collocato un orologio illuminato in modo particolare. Amanda si guarda intorno incuriosita.
"Ecco qui.Ti lasciamo a Serafina. E' la migliore che puo' occuparsi dei dispersi. Non sei l'unica che arriva qui e che non sa nemmeno piu' come andarsene"
Amanda si sorprende di sentire quelle parole, poi pero' viene fatta entrare all'interno di una casetta venendo accolta da una donna con un abito lungo e stile quasi medioevale che inizia quindi a prepararle qualcosa da mangiare e a chiederle informazioni sulla sua provenienza.
"Anche tu da Londra? A quanto pare quella citta' ci porta cittadini inglesi con una facilita' incredibile. Che cosa pensi di fare ora mia cara?"
"Odrin....ho bisogno di parlare con Odrin. Forse lui puo' rimandarmi nel posto da cui provengo."
"Sono a conoscenza del potere di Odrin. Ma permettimi di avvertirti di una cosa mia cara. Odrin puo' rimandarti nel tuo mondo. Ma non nella citta' da cui vieni. Questo significa che potresti finire in qualunque posto del tuo mondo. Perfino in mezzo al mare."
Amanda con sgomento posa la forchetta sul tavolo chinando il viso.
"Potresti restare qui. Non sei la prima che finisce qui per sbaglio ma che si trova bene..."
Amanda scuote la testa.
"Io devo trovare il modo in cui tornare a casa..."
La donna la guarda con comprensione mettendosi pero' poi a lavare i piatti.
"C'e' un tizio nel bosco che ho incontrato. Sembrava un guerriero antico. O qualcosa di simile..con un cappuccio.Sembrava volermi aiutare, ma non sembrava affidabile con quel cappuccio con cui non si vedeva nemmeno che faccia avesse"
La donna si gira verso Amanda guardandola seria.
"No mi dispiace. Nessuno qui gira con cappucci"
La donna si incupisce dando le spalle ad Amanda che pero' capta qualcosa di strano nel comportamento della donna.
"Ma io l'ho visto. E ho visto anche un'aquila"
La donna chiude l'acqua girandosi verso Amanda.
"Dovresti riposare.Puoi usare quella camera"
Amanda annuisce trovando pero' strano come la donna abbia eliminato l'argomento sul misterioso incappucciato. 

Valentina - Racconti fantasy
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