FUTURO DI UN FIGLIO POSSIBILE O IMPOSSIBILE SENZA UN GENITORE


Dopo aver contemplato il mare dalla finestra, Amanda torna a sedersi vicino i suoi amici che stanno cercando di aiutarla a riflettere sulla decisione da prendere. Ma e' Donald che le dice una frase che le fa smuovere dentro qualcosa con le parole:" gia' in passato era stato inaffidabile, ora non solo risparisce, ma ti lascia ancora e incinta? E tu vorresti stare con un tizio cosi' inaffidabile? Pensi che uno cosi' ci tenga veramente a te? "
Amanda abbassa lo sguardo. Oggettivamente parlando sa che Donald ha ragione e che non avrebbe dovuto basare la sua vita su qualcuno che l'ha piantata in una dimensione superiore nonostante sia il padre della creatura che sta portando in grembo.
"Io non rimpiango niente.Quello che ho fatto volevo farlo."
Afferma non sentendo di aver fatto qualcosa di sbagliato, ma si sente sicuramente delusa per l'ennesima volta da un uomo, e com'era gia' accaduto in passato in un tormentato ciclo ripetitivo. Amanda torna a sedersi sul divano facendo poi un profondo respiro.
"Non ci tiene a me, hai ragione. O ora saremmo insieme"
La deduzione piu' semplice e veritiera.
"Non voglio piu' essere quella che va bene per il momento perche' e' trasgressiva o forte, e poi....lasciata nel primo posto o momento che capiti. Basta."
Lo dice con decisione ma con un tono stanco ed esausto.
"Non e' pero' giusto che paghi un bambino. Come potrei farlo crescere senza un padre?"
Amanda alza gli occhi verso Donald che a breve invece sarebbe diventato padre insieme a Christel.
"E non ho nemmeno una famiglia o un'amica di supporto. Lara sara' impegnata con le sue vicende, e se in un mese non ha trovato il tempo di farmi una sola fottuta di telefonata, non ho piu' che spartire con lei. Ne' Anaya, ne' nessun'altra delle mie cosiddette amiche. E mio fratello chissa' in quale posto europeo e' finito"
Afferma risentita e delusa anche dalle sue compagne di college Lara e Anaya sparite nonostante si siano ritrovate dopo anni. Quando Donald le offre la possibilita' di ospitarla e aiutarla, l'antropologa non riesce ad accettare.
"Non potrei mai chiedervi di badare a me.No. Ho anche io una mia dignita'. Piuttosto vado sotto i ponti"
Amanda rifiuta la proposta di Donald per non diventare un peso anche per loro e privarli della loro privacy.
"Mi rifiuto categoricamente di restare con voi. Ma su una cosa mi piacerebbe poter contare: sulla vostra amicizia e supporto. E magari...venire a trovarvi di tanto in tanto. Ma ora come ora....quale razza di futuro potrei dare a mio figlio? Incinta quale lavoro pensi che potrei trovare qui? Forse la cosa piu' saggia da fare, e' quella di rinunciare anche al bambino e riniziare si da qualche parte. Ma un conto e' mettermi a lavorare per me anche con qualcosa di pesante e faticoso, ma cosi' non potrei mettermi a lavorare rischiando anche di compromettere la gravidanza. "
Amanda scuote la testa proprio quando vede apparire Athos ma che appare nella stanza non visibile sia a Donald che a Christel.
"Athos....che cosa ci fai qui?"
Donald avrebbe probabilmente visto Amanda parlare con l'aria. A sua volta Athos non sente ne' vede quello che fanno o dicono Donald e Christel trovandosi li' ma in una dimensione non visibile agli occhi dei due.
"Immagino che c'e' qualcuno in questa stanza.Ma quello che ho sentito da te mi addolora. Che cosa ci sto a fare qui? Sono rimasto qui per te per secoli.E tu dici che non hai nessuno che vorrebbe occuparsi di te"
"E come pensi di poterti occupare di me che sei anche invisibile per il mondo???"
Gli grida attaccandolo rischiando anche di sembrare pazza agli occhi di Donald e Christel.
"Pensi che possa avere un futuro appagante con qualcuno che nemmeno possono vedere i miei amici??Voi lo vedete? E tu vedi loro? NO CHE NON VI VEDETE!"
Continua a gridare sbracciando indicando prima la coppia Donald Carter- Christel Muller e poi Athos.
"E io non voglio piu' vivere la vita da invisibile!"
"E allora aiutami a diventare visibile. Non sei una maga dell'occulto?Era questo che eri, giusto?"
Amanda resta in silenzio cupa abbassando lo sguardo.
"No io...ormai non sono piu' nemmeno quello. Non voglio piu' usare il mio potere oscuro. Ho fatto del male in passato. Non voglio rischiare di rifarlo accadere. Quell'Amanda non esiste piu'. "
Amanda si gira verso Donald e Christel.
"Mi...mi dispiace...probabilmente mi prenderete per pazza e non vi biasimo. Ma qui non posso piu' stare.Ho voluto aspettarvi per chiarirmi le idee.Beh, forse me le sono chiarite ora. Non posso dare nessun futuro soddisfacente ne' a me stessa ne' al mio bambino. Quindi e' inutile metterlo al mondo"
Athos raggiunge Amanda e le prende le mani fra le sue.
"Non scappare. Non capisci che voglio aiutarti e aiutarti col bambino? Anche se...non e' il mio.Ma vorrei potermene occupare assieme a te, se solo tu..."
"TU SEI INVISIBILE!!!"
Gli urla ancora staccando le mani dalle sue.
"Vuoi mettertelo in quella zucca???? Sei un fantasma,lo capisci?? "
Athos si ammutolisce sentendosi impotente anche per non essere potuto vedere dagli amici di Amanda, ma sentendosi soprattutto ferito di vedersi considerato come un fantasma proprio dalla persona che piu' ama e che aveva aspettato intrappolato in una dimensione a meta' da centenni.

Valentina - Racconti fantasy
Tutti i diritti riservati 2019
Creato con Webnode Cookies
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia