FUOCO ISLANDESE


L'infuocato bacio di Aaron coglie d'improvviso Lara che cerca di opporre resistenza per i primi nanosecondi, ma l'irruenza di Aaron e' talmente trascinante e accesa, che l'archeologa si ritrova come magnetizzata da quelle labbra mentre le sue mani cercano di respingerlo addossate al torace di lui per poi stringersi sul tessuto come a volerlo strappare via per staccarlo da lei. Riesce ad allontanarlo bruscamente col fiato corto per quanto e' stato intenso il prolungato bacio, e lanciandogli uno sguardo di totale disapprovazione e rabbia oltre che di stupore. Legge pero' nello sguardo di lui una rabbia simile, accompagnato dal respiro ancora acceso e affaticato mentre la fissa con la rabbia di chi ha cercato di resistere senza esserci riuscito.

"E' questo quello che fai??Non solo imponi i tuoi comandi per fare quello che vuoi tu senza tener conto di quello che vogliono fare gli altri, ma anche imponi le donne a baciarti quando ti gira ?!!?"

L'ammonizione di lei che prova pero' anche della rabbia con se stessa per non essere riuscita a staccarsi prima.Si guardano ancora in cagnesco, soprattutto e' lui a guardarla paradossalmente piu' arrabbiato, perche' dall'ottica di Aaron, e' Lara che ha avuto il potere di obbligarlo a fare qualcosa che lui non avrebbe voluto : abbandonarsi a quel momento di incendiaria debolezza.

" E saresti tu la vittima? TU???"

La mano di Aaron rabbiosa spalla nuovamente l'archeologa alla parete e guardandola come se stesse dando la colpa a lei di quello accaduto.

"Dovrei sbatterti a calci fuori, CROFT!"

"Non ce ne sara' bisogno, perche' me ne vado volutamente! Addio!"

Lara lo spinge con una mano sul torace per liberarsi dalla parete, ma Aaron la riferma afferrandola nuovamente per i polsi e agganciandola nuovamente al muro con rinnovata rabbia. Lei lo guarda ancora con incredulita' e confusione, restando pero' questa volta imprigionata senza piu' provare a opporsi, forse per capire che cosa stia accadendo a quell'uomo, e probabilmente anche a lei. Si guardano senza piu' pronunciare parola, poi e' ancora Aaron che le solleva le braccia verso l'alto mantenendola imprigionata alla parete dietro di lei, e con un'azione decisa e nuovamente "magnetizzato" da lei, le ricattura le labbra vertiginosamente . Lara cerca di scostare il viso, ma il fuoco dell'uomo le fa nuovamente annebbiare i sensi smettendo di combattere e abbandonandosi a quel trascinante bacio che incendia ancora maggiormente Aaron lasciandole i polsi e attirandola passionalmente quasi come a non volerla far allontanare da lui.Si stacca delle sue labbra mentre si guardano con un'incomprensibile desiderio e che li riporta ancora una volta incollati con le labbra e i corpi che sembrano volersi cercare con brama, portando Aaron con un movimento rapido e audace a sollevare in braccio su di lui l'archeologa per avvicinarsi al letto e farla sedere su di esso all'indietro come se non riuscisse piu' a controllarsi. Si guardano come se con gli occhi si stessero reciprocamente accusando, e al tempo stesso interrogando di quello che si e' acceso cosi' impetuosamente e inaspettatamente fra di loro, per poi assecondare quella tempestosa forza che si impadronisce di entrambi portando Aaron a togliere di dosso sia a lui che lei i vestiti gettandoli per terra, e facendo ricadere all'indietro l'archeologa per trascinarla in bollenti e lunghi minuti di passione e trasgressione come mai prima era accaduto a nessuno dei due con nessun tipo di partner precedente.Che cosa sarebbe successo in seguito probabilmente avrebbe spiazzato e poi fatto arrabbiare nuovamente i due impetuosamente. Per i minuti in corso pero', entrambi assecondano il desiderio che i reciproci corpi stanno "pretendendo" reciprocamente. Lara si ritrova a vivere ondate di un fuoco impetuoso che mai prima si sarebbe nemmeno vagamente sognata di provare e per giunta con la persona che piu' al mondo l'aveva trattata irrispettosamente come mai nessuno aveva fatto. Ora pero' quella "massa di ghiaccio e insensibilita' " rivestita da guizzanti muscoli, sta trascinando invece l'archeologa in ondate di un fuoco di piacere che trasmettono tutto tranne che ostilita' e disprezzo come fin'ora era sempre accaduto. La stessa Lara non si capacita di come lei sia finita cosi' abbandonata e senziente di simili manifestazioni e a breve periodo dopo aver fatto tanta fatica per riaprirsi a emozioni sentimentali con qualcuno grazie a David. In quel momento pero' l'archeologa sembra avere la mente disattivata da qualcosa di piu' potente che le annulla la razionalita'.Dopo diverso tempo, i due si ritrovano nel piu' totale silenzio e avvolti solo dalla calda coperta che copre le loro parti nude piu' intime in un intreccio di giri su di loro.

Lara vede Aaron ruotare sul fianco e mettersi supino portando il dorso di una mano sulla fronte e il respiro ancora irrequieto dall'accesa situazione che si e' manifestata.Dopo diversi istanti in cui entrambi gradualmente si "riprendono" dallo schok interiore di quello successo, e' Lara a riuscire a parlare per prima.

" Non sarebbe dovuto accadere...."

Pronuncia quasi come se stesse rimproverando se stessa e puntando il suo sguardo verso il soffitto mentre l'espressione di Aaron si indurisce nuovamente.

"STAI ZITTA"

La zittisce puntualmente nel suo solito tono e modo di parlare perche' anche lui sta reagendo come se stesse volendo punire se stesso per aver ceduto e in quel modo non solo con una donna nuovamente, ma proprio con quella donna.

Seguono altri tormentosi minuti di disagevole silenzio, poi Lara si solleva per recuperare i suoi indumenti intimi e rivestirsi.

"Facile scappare ora, vero?"

Le dice lui restando nel letto e vedendo la donna dirigersi verso la porta come se volesse andarsene. Lara si ferma appoggiando una mano su una parete e chinando la testa, perche' una parte di lei sa che l'uomo ora ha ragione.Sta scappando da nuove emozioni che sono sfociate in maniera incomprensibile e alla velocita' della luce.

"O pensi che ancora una volta sia colpa mia?"

Lara si gira verso l'uomo osservandolo nella sua statuaria presenza fasciata sensualmente dalle coperte che lasciano visibile in maniera dominante le braccia tatuate della testa di un lupo.

"Siamo entrambi responsabili per quello che e' appena successo"

"Bene. Almeno questa volta non mi accusi di averti obbligata a fare qualcosa che non volevi"

Lara sente del fastidio dalle parole di lui, ma ancora una volta l'uomo le sbatte in faccia parole che hanno il potere di innescare delle riflessioni interiori che riguardano lei. L'archeologa torna indietro e va a sedersi sul ciglio del materasso dal suo stesso lato di lui.

" Non so perche' sia successo questo fra noi ora. Ma suppongo che un perche' ci sia che ora...non riusciamo a capire. Non voglio pero' essere ipocrita e dire che non avrei voluto farlo quando so perfettamente che volevo farlo, o mi sarei opposta"

Aaron ruota il viso verso di lei che sembra riuscire a mettere a nudo certe emozioni coraggiosamente. Lui pero' non sembra essere capace di fare la stessa cosa, o almeno non apertamente continuando a mantenere un'espressione dura.

"Fra pochi minuti usciro' da quella porta e non mi vedrai mai piu' "

Gli dice poi lei sotto lo sguardo di Aaron cupamente indefinibile.

"Dimmi solo come ti sei salvato"

La richiesta di Lara.

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