FINTA FACCIA DELLA MORTE
Astrid e' seduta spallata ad una sedia di metallo davanti al suo portatile quando sente lo sbattere di una porta in lontananza che la fa girare ruotando col corpo per verificare che cosa sia successo . All'esterno di quella stanza si sentendo le voci di alcuni degli uomini al suo servizio che commentano qualcosa con qualcuno per poi sentire e veder sopraggiungere i passi "pesanti" di un Aaron che arriva da Astrid portando con se' in spalla il corpo di Lara a testa e braccia penzolone in avanti. Astrid si gira meglio con la sedia vedendo lo sguardo duro e serio di Aaron che poi si toglie dalla spalla il corpo di Lara lasciandolo poi al suolo e rialzando il viso verso Astrid.
" Mi hai chiesto il suo corpo morto davanti ai tuoi occhi per mano mia. Bene. Ora ce l'hai davanti"
Le dice Aaron facendo alzare Astrid che si avvicina osservando il corpo di Lara completamente inerte. La russa guarda con circospezione Aaron che impassibile e duro, non lascia trapelare nulla se non un' apparente obbedienza all'incarico richiesto.
" L'hai uccisa. "
Aaron resta impassibile.
Astrid si china guardando Lara nel suo colorito cianotico.
"Fiinalmente ti vedo con i miei occhi e fuori gioco dai miei progetti e dall'inutile vita affettiva di quel soldato "
Le dice con disprezzo alludendo a David. La fredda donna poi alza il viso verso Aaron.
"Ottimo lavoro. Direi quasi surreale. Ma voglio essere certa della sua morte"
Aaron lascia trapelare un sorrisetto divertito.
"Non ti fidi delle mie parole? Quello che hai davanti e' un corpo morto. Che cosa vuoi farle per verificare la sua morte? Conficcarle qualcosa in corpo per vedere se si sveglia gridando?"
Ironizza con burbero sarcasmo. Astrid si alza facendo un passo verso la soglia della porta chiamando uno dei suoi uomini.
" Grant. Accertati che questo corpo sia morto"
Un uomo si avvicina a Lara osservandole il colorito.
"Ti posso dire gia' dal colore che.."
"Ti ho detto di fare tutti gli accertamenti clinici che sei capace di fare. Sei un medico no? Bene, verifica."
Grant si china toccando il corpo di Lara freddo e apparentemente cadaverico iniziando a controllarle respirazione, battiti e aprendole gli occhi per poi continuare a ispezionare il corpo di Lara sotto gli occhi di un Aaron che a braccia conserte e sicuro del lavoro fatto, aspetta l'esito dell'uomo.
"Confermo il decesso . Questa donna non e' in vita.Ma era evidente gia' dal..."
"Ti ho detto che non mi interessa cos'era evidente o meno!Ora sparisci"
Grant esce lasciando nuovamente soli Aaron e Astrid.
"Vuoi portarla in qualche centro di ricerca medica per sentirti piu' sicura? Fa pure. Ora posso andare? O hai qualche altro compitino da chiedermi?"
Astrid si avvicina ad Aaron scrutandolo negli occhi con soddisfazione.
"Non mi sbagliavo su di te. Quello che ti affido lo esegui. Anche se con i tuoi tempi e modalita'. Ti voglio ancora al mio servizio. "
Aaron scioglie le braccia conserte lasciandole libere lungo i fianchi e con postura sicura di se' e non sottomessa, anche se e' Astrid a dettar legge e come se l'autorevolezza della russa non lo faccia sentire minimamente sottomesso nonostante tutto.
" Che cosa ti serve ora? Sbarazzarti del corpo? O tenerlo come souvenir ricordo? "
Astrid lancia un'occhiata glaciale ad Aaron per poi abbassare gli occhi sul corpo di Lara ai suoi piedi.
"Voglio che i suoi familiari siano testimoni della sua morte. "
"Consideralo gia' fatto"
La freddezza e apparente insensibilita' di quell'uomo sembrano convincere Astrid sulla tipologia di uomo che ha al suo servizio, ignara che proprio quell'uomo di cui sembra piu' fidarsi professionalmente, ha aiutato Lara a salvarsi e che cio' che ha appena attuato agli occhi della russa, fa parte di un altro piano e disegno opposto a quell'apparente morte.