DIFFICOLTA' DI COMUNICAZIONE VERBALE
Kheyd e' seduto in un angolo della stanza del magazzino diroccato nel quale ha trovato rifugio da diverse settimane grazie alla senza tetto Zenda. Le spalle del giovane sono appoggiate ad una parete dietro di lui, e il suo viso e' rivolto verso l'alto, dove un buco del rovinato soffitto permette di far filtrare la luce lunare. Per Kheyd sembra quasi trovasi nel suo eden godendo della luce argentea della luna a tal punto da non accorgersi del rumore di alcuni passi femminili che si stanno avvicinando.
"Ehi !!!"
Una voce femminile cerca di richiamarlo all'attenzione, ma Kheyd resta con il viso rivolto verso l'alto.
" Ehi, dico a te !!Sei il ragazzo che mi ha salvata in quella strada qualche ora fa."
Il giovane si gira lentamente verso la ragazza riconoscendola, incupendo inizialmente lo sguardo per osservarla qualche istante con dolcezza per poi distogliere il suo sguardo da lei e tornare a guardare avanti.
"Mi hai sentita? Senti....volevo ringraziarti. Se non fossi arrivato tu, chissa' a quest'ora come starei... molto peggio di come mi hai vista prima...."
Il giovane resta muto continuando a guardare avanti.
" Perche' sei scappato? Come ti chiami? Ehi ! Ehi vuoi rispondermi?? "
Il giovane torna a guardarla un istante, poi lentamente torna a riguardare avanti come se fosse in un "suo mondo ".
"Lascialo stare, e' tempo perso. E' cosi' da settimane da quando e' arrivato qui. Gli abbiamo dato un posto in cui stare perche' altrimenti sarebbe gia' morto di fame. Non era nemmeno capace di mangiare quando l'abbiamo trovato "
Interviene la voce di Zenda che ha raggiunto la giovane Melissa.
" Sara' come dici tu, pero' e' lui che mi ha salvata."
"E' impossibile !!Praticamente vive sempre qui, esce forse solo per andare a mangiare quello che gli portiamo. Dai vieni ! Lasciamolo stare, e tu hai bisogno di dormire."
Zenda prende Melissa per un braccio per invitarla ad andarsene.
"Aspetta.....Voglio riprovarci....Un minuto e torno da te "
"Tanto e' fiato sprecato. Nessuno conosce nemmeno la sua voce. Non sappiamo nemmeno se capisce quello che gli si dice "
Melissa vede Zenda allontanarsi mentre lei decide di andare ad accucciarsi davanti a lui.
"Ehi! Guardami."
Il giovane resta a testa bassa avanti senza smuoversi.
"Sei sordo? Cieco non sei visto che mi hai salvata. Sei sordo muto? "
Kheyd non si smuove con nessun cenno, come se fosse assente o non in ascolto, anche se in realtà sta ascoltando perfettamente la sua voce.
"Ehi!!!!"
Melissa gli da' una spinta con la mano sul torace per scrollarlo e fargli capire con l'azione che sta parlando con lui nel caso sia veramente sordo. Lui pero' distoglie lo sguardo girando il viso in direzione opposta.
"Allora e' vero.Sei senza un nome, non parli, non guardi le persone, pero' le salvi facendo scappare la gente. E sembra che tu non sappia nemmeno mangiare. Che sei,un alieno?"
Lo schernisce alzandosi. Improvvisamente e lentamente, lo sguardo di Kheyd pero' ora si alza verso di lei guardandola in modo indecifrabile.
"Oh! Ho destato la tua attenzione. Cos'e', hai fame ? Ti sei ricordato come si mangia?"
Gli occhi del giovane si riabbassano.
" Insomma si puo' sapere chi sei e come ti chiami??"
Esclama poi a voce ben piu' alta e spazientita.
" Ti ho detto grazie, almeno un fottuto di prego, lo sai dire??"
Continua allargando le braccia con faccia impertinente e infastidita.
"Evidentemente no. Cosa devo fare per attirare la tua attenzione? Spogliarmi?"
Il giovane rialza gli occhi verso di lei crucciandoli come in modo interrogativo o preoccupato al tempo stesso. Proprio in quel momento un altro del gruppo dei senta tetto che porta il nome di Klaus,fa ingresso nella zona dopo aver assistito a qualcosa della conversazione.
" Non riusciresti a parlare con lui nemmeno col miglior interprete di linguaggio per sordo muti"
Commenta Klaus con voce pacata.
" Mi sorprendo perfino io di come siate riusciti a fargli sapere che poteva restare qui"
"Perche' non vieni a riposarti? Zenda mi ha raccontato. Dovresti riposare. "
Klaus le mette una mano sulla spalla, ma e' quel gesto su Melissa, che fa scattare Kheyd per dargli una spinta talmente violenta da andare a farlo sbattere contro un cumulo di secchi pieni di materiale abbandonato.
"Sei impazzito!!!!"
Esclama Klaus dolorante sotto gli occhi straniti di Melissa che si gira verso il giovane vedendolo con occhi incattiviti verso Klaus.
"Ehi ehi !!! Aspetta! Va tutto bene ok?? Lui e' un amico "
Melissa interviene mettendosi fra i due e parando le mani davanti a Kheyd per impedire che gli si avvicini.
" Sembra che Senza Nome non voglia che qualcuno ti tocchi. "
Commenta Klaus alzandosi piuttosto dolorante.
"Fai attenzione a come usi le mani signorino, o ti sbattiamo a calci fuori ! Questo sarebbe il ringraziamento per chi ti ha dato un tetto?? Prova solo a riusare quelle mani e te le taglio! Hai capito !?! E ricorda che sono un ex pugile ! "
La minaccia di Klaus che fa restare Kheyd ammutolito,poi lentamente si guarda le mani fasciate dai guanti neri di pelle girando i palmi verso l'alto e guardandoli con espressione sgomenta, mentre Klaus esce dalla stanza.