CUORE DA ACCAREZZARE PER ESSERE GUARITO

Amanda si avvicina alla porta di uscita dell'aeroporto malesiano nel quale si trova dopo parecchie ore di volo girandosi ancora una volta verso l'interno. Alzando gli occhi verso il tabellone, va poi alla ricerca di qualcosa.La scritta di voli verso Londra, le fa ricordare quello su cui avrebbe dovuto riflettere: se fare o meno ritorno nella sua patria che pero' non sembra offrirle piu' niente, se non malinconici ricordi.
Esce dall'aeroporto e va a prendere un taxi facendosi portare all'indirizzo della casa di Christel sulla spiaggia malesiana scendendo lungo la stradina che la conduce alla porta. Fa un profondo respiro e bussa senza pero' ottenere risposta restando davanti all'abitazione fino a sera non vedendo pero' rincasare Christel.
<< che strano....non posso restare qui al buio tutta la notte >>
Amanda si ricorda del cellulare, e prova ad accenderlo inutilmente essendo completamente scarico e con nessuna possibilita' di ricaricarlo soprattutto in spiaggia.
<< se non rientra nessuno dovro' andare in qualche hotel >>
Pensa decidendo pero' di restare ancora un po' in attesa seduta in riva al mare, non immaginando nemmeno lontanamente che la famiglia di Christel e' partita per Madrid e che nessuno sarebbe arrivato per tre giorni. Il rumore del mare accarezza il rumore del male che Amanda sente dentro di sé, ormai stanca non solo di combattere contro i suoi demoni, ma anche nel solo pensare.Intorno a lei vede un mondo felice, persone sorridenti, coppie che passeggiano, che scherzano, che ridono, che hanno una casa in cui andare, un lavoro.Lei ha perso ogni cosa, e quelle poche cose belle che aveva potuto assaporare, erano durate quasi come un soffio di passaggio di vento. Ha toccato il fondo piu' volte, e' risalita, ha provato anche a togliersi la vita, ma sembra quasi che la vita non le voglia nemmeno fare il favore di strapparla definitivamente da quel costante stato di insoddisfazione e amarezza essendo stata salvata niente di meno che da Melissa Cooper, ex tossica-dipendente. Ora anche senza Vergil, ha perso l'ennesima sensazione di felicita' che l'aveva toccata. Si dice che si riesce a vivere veramente liberi solo quando si ha perso tutto.Amanda si sente come se avesse perso tutto, e quella liberta' Amanda la sente,ma fin troppa a tal punto da essere sola. Le lacrime scendono sul suo viso.Ha scoperto di avere dentro se stessa un grande potere, capace di grossi prodigi paranormali, eppure eccola che si ritrova in un mondo senza nessuno e senza nemmeno una vera amica,e quelle che le sembravano tali come Lara, non si sono piu' fatte sentire.Né Lara, né Anaya né suo fratello Vincent.
<< che cosa devo fare ora...cosa?>>
Amanda si abbassa ancora di piu' prendendosi la testa fra le mani in un silenzioso pianto che poi si libera verso il cielo alzando il viso verso l'alto, gridando e scoppiando maggiormente a piangere.
" Che cosa vuoi da me ancora, vita ! Cosa !! Non ho proprio piu' niente ora mi hai tolto tutto! Sei contenta ora?! Ora non hai piu' da togliermi niente !! Sei contenta !?? SEI CONTENTA !?!? "
Grida e la sua voce echeggia sulla distesa marina.Un'onda arriva fin sopra la sua gamba quasi come se volesse accarezzare il suo dolore e farle sentire la sua vicinanza e il suo supporto per dirle che non e' affatto sola, ma che tutto quello era servito per qualcosa che lei ancora non riesce a comprendere.Ed e' proprio quando ha ormai gridato fuori tutto il suo dolore auto abbracciandosi, che in lontananza appare una sagoma maschile con un abbigliamento antico.
Il cavaliere che era intrappolato nella soffitta di Christel in una dimensione visibile solo ad Amanda e Xuan, e' sulla spiaggia e la osserva a distanza.
Il cavaliere si avvicina a passo lento verso di lei camminando sulla sabbia e in mezzo all'acqua per arrivare quasi vicino a lei.Amanda sente la presenza vicina e con gli occhi bagnati, si volta vedendo Athos, il cavaliere che prima di partire le aveva perfino detto che l'avrebbe aspettata certo che sarebbe tornata.E cosi' e' stato, lei e' tornata anche se per un'altra motivazione e non per lui. Ma il cavaliere sapeva....
"Alina....."
Amanda alza lo sguardo verso il cavaliere che sussurra il nome che Amanda aveva in un'altra vita con lui.
Athos le si avvicina guardandola con occhi tristi, come se le avesse letto il suo dolore, e quel tipo di dolore che lei prova, e' come se lo stesse provando anche lui.Amanda lo guarda. E' contenta di vedere qualcuno, anche se quel qualcuno prima di partire l'aveva fatta arrabbiare per quello che lui le aveva raccontato di loro, derivante da un'altra vita.Eppure in quell'istante, Amanda sembra non provare piu' quell'astio di prima,forse perché e' contenta di vedere qualcuno che conosce e che solo con la sua presenza la sta facendo sentire meno sola, ma l'antropologa questa volta non reagisce bellicosamente.Abbassa lo sguardo e lui si china avvicinandosi a lei maggiormente come se volesse proteggerla dal dolore con la sua presenza.Amanda in quello sguardo di lui, riesce a cogliere perfino come il cavaliere sembra averle letto il suo stato d'animo.
"Avevi ragione....avrei trovato solo sofferenza partendo con lui...."
Mormora mentre le lacrime le solcano il viso.
"Avrei voluto sbagliarmi.....solo per vederti felice..."
Amanda alza gli occhi verso il cavaliere che le prende le mani fra le sue accoccolato davanti a lei, e poi lentamente con cavalleresco movimento l'aiuta ad alzarsi.Amanda si rimette in piedi e fa un passo lontano da lui distanziandosi per guardarlo meglio.

Valentina - Racconti fantasy
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