CONFRONTI DI AZIONI PER STESSI SCOPI
ARIZONA
Cascate
"Non sei stanca di ripetere le solite cose? Piuttosto non dire niente o vattene direttamente. E' gia' caotico quello che sta parlando da dentro. E fa un maledetto chiasso"
Le parole di Aaron turbano ancora maggiormente Lara come se lui le avesse letto quello che fa rumore dentro di lei a livello emozionale. In realta' pero' l'uomo si sta riferendo a cio' che si sta muovendo caoticamente dentro di lui. Possibile che in entrambi quindi stia accadendo lo stesso tipo di caos emotivo? Lara resta immobile accorgendosi solo qualche attimo dopo di essere ancora con le mani che toccano l'addome dell'uomo sotto l'acqua. Si turba ancora di piu' distaccandole all'istante e abbassando lo sguardo lateralmente come se non volesse permettere di vedere il suo imbarazzo, ed e' strano che lei provi imbarazzo dopo quello che di intimo e acceso era accaduto fra di loro nell'abitazione di lui in Islanda. Eppure sembra imbarazzarsi piu' di emozioni interiori che di un qualcosa di fisico vissuto a livello intimo.
" Non doveva... "
"Piantala di dire anche frasi scontate come quello che non doveva accadere o di dimenticare tutto. "
La zittisce ancora interrompendola. Lara rialza lo sguardo verso di lui cupa e seria.
"E da quando sei diventato un sentimentale?"
"Sentimentale? Sono realista. Non sentimentale"
Lara inizia a sentire l'atmosfera che si e' creata, sempre piu' "pesante". Pesante per il fatto che si rende conto di non essere capace di allontanarsi dall'uomo, ma al tempo stesso una parte di lei cerca di obbligarla a farlo per non lasciarsi andare a emozioni sentimentali e soprattutto non per un uomo simile, bio-terrorista e che l'aveva quasi ammazzata chimicamente facendola passare per morta. Come avrebbe potuto permettere e ammettere di sentirsi attratta da un maschile simile e con apparenti principi diversi dai suoi che mai avrebbe potuto dedicare la vita amica in ambienti terroristici o bio-terroristici?
"E' tutto sbagliato. E tu non sei cio' che sembra ora"
Le mani di Lara si piazzano sul torace dell'uomo con i palmi, ma per scostarlo spingendolo piu' lontano da lei e come per passargli oltre nuotando nell'acqua per scivolargli via.
"E che cosa sarei? Sentiamo!"
Le grida dietro facendo fermare l'archeologa senza pero' girarsi per tornare a guardarlo.
"Avanti! Dimmelo!"
Aaron la raggiunge e la prende per un braccio da sotto l'acqua per costringerla a guardarlo.
"Abbi il coraggio di dirlo e di ammetterlo. E' sbagliato perche' ?Cosa sarei io?"
Lara lo guarda negli occhi duramente per nascondere il turbamento.
"Sei un bio-terrorista. Hai lavorato per il terrorismo per una pazza schizzata che voleva uccidermi solo per vendicarsi di un uomo che le aveva ammazzato il suo folle leader. E sei stato capace di uccidere la tua compagna di vita"
Le parole di Lara scavano dentro Aaron in una ferita mai guarita che l'archeologa pero' fa riemergere in lui inconsapevolmente. La donna non sa che anche questo fa parte di un suo contributo per indurre l'uomo a liberare quella ferita per poter essere guarita.
"E' questo quello che sai fare?? Giudicare?? E tu?? Non sei stata forse anche tu un'assassina? Non hai mai ucciso qualcuno? O pensi di nasconderti dietro a delle patetiche giustificazioni perche' solo le tue motivazioni sono giuste! Sentiamo! Che cosa avrei dovuto fare dopo essere stato tradito e quasi ammazzato? Aprire le braccia e dirle sparami pure?? Che cosa ne sai di quello che ho provato e che e' successo?? Che cosa ne sai della mia storia??"
Aaron si altera agitando una mano bruscamente nell'acqua provocando degli schizzi che vanno anche a bagnare il viso di lei.
" Qual'e' la differenza tra le uccisioni che hai provocato tu e le mie?? Le persone che hai ucciso tu erano forse meno importanti di quelle uccise da me??"
Le parole dell'uomo suonano a Lara dentro di lei come se lui le stesse facendo vedere qualcosa di lei che prima non sarebbe stata capace di notare e comprendere.
"Rispondi!"
Lara resta qualche attimo in silenzio come se non volesse ammettere per orgoglio la verita' delle parole di lui.
"Avanti dimmelo. Dimmi! Aaron Walker le persone che hai ucciso tu meritavano di fare quella fine mentre le mie no! Perche' le mie miravano a liberare la terra da persone che avrebbero sporcato questo mondo! Giusto?? Avanti dimmelo!"
Aaron allarga le braccia arrabbiato e acceso di rabbia.
"Hai ragione"
La risposta di Lara che esce dalle sue labbra con fermezza come se avesse preso coscienza diversamente del tutto.
"Non dovrei giudicare te per le tue azioni. Anche io ho agito come te, ma su persone diverse in ambienti diversi. E hai ragione..L'ambiente non cambia le azioni attuate"
Il viso di Aaron ora si ammorbidisce un po', e la rigidita' del suo torace sembra distendersi piu' leggera.
"Ho giudicato te, ma avrei dovuto giudicare me stessa. Improvvisamente....mi sembra di non sapere piu' chi sono."
Le parole di Lara fanno capire ad Aaron che deve averle toccato qualcosa di profondamente importante.
"Chi pensi di essere stata"
La domanda di Aaron e' ferma e secca. Ora nella mente di Lara le appaiono le immagini di lei bambina quando nel giardino del maniero Croft aveva costruito percorsi e trappole di allenamento sempre con lo scopo di dover affrontare insidiose prove per scoprire qualcosa o salvare qualcuno.
" Forse ho rincorso ideali infantili. Ero sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo da scoprire....e da salvare qualcosa o qualcuno"
"Una ricercatrice. Una ricercatrice delle verita'. "
E' ora Aaron turbato per il suo di percorso anche se in settori diversi, ma anche lui e' stato un ricercatore della verita' come quella che aveva ucciso la madre immergendosi in una carriera da scienziato e ricercatore finendo per diventare un mercenario con ampie conoscenze scientifiche e tecnologiche. Un po' come Lara era diventata un'avventuriera armata.
La guarda ora in modo diverso come se avesse colto meglio anche la piu' profonda essenza di lei.
"Ognuno cerca la verita' sul proprio mondo. Ma forse ora dovrei rivedere alcune cose sul mio scopo di vita"
Lara sposta lo sguardo verso la direzione del gruppo dalla parte della cascata singola in cui gli altri hanno fatto il bagno purificatore.
"Sara' meglio andare"
"Troverai cio' che cerchi"
"E tu? Cos'e' che cerchi, Aaron?"
"Quello che cercavo non mi avrebbe ridato una persona per la quale ho dedicato la mia vita a fermare quello che l'aveva uccisa"
Lara capisce che l'uomo si sta riferendo alla madre.
"Forse dovro' rivedere anche io un po' di cose. Ma non rinuncero' a cio' che sono diventato"
Lara gli si avvicina guardandolo ora in modo intenso negli occhi come per fargli arrivare un messaggio piu' profondo.
"Cio' che siamo diventati forse non corrisponde a cio' che siamo. E forse la vera ricerca da fare, e' quella di scoprire chi siamo veramente. E non chi siamo diventati. Semmai di capire perche' siamo diventati cio' che crediamo di essere. Scoprire chi siamo, e cosa siamo venuti a fare in questo mondo. E non per diventare qualcuno. Ma forse semplicemente per essere chi siamo. Forse un giorno lo scopriro' chissa'...potrebbe essere la mia piu' grande scoperta archeologica"
Lara e Aaron si guardano negli occhi per altri diversi istanti, poi l'archeologa si incammina nell'acqua lentamente sgusciando via dalla conca e iniziando a nuotare per andare verso la zona del gruppetto mentre Aaron la segue con lo sguardo silenziosamente e piu' pensieroso che mai.