CHIAVE DI GUARIGIONE DALL'INFANZIA
Dimensione oscurata
Ratash guarda con stupore Syride che dopo aver abbracciato il malevolo Sephir, afferma che presto sarebbe caduto il velo illusorio che aveva fatto credere a Sephir di essere cio' che in realta' non era.
Per Ratash pero' le parole di Syride sembrano pura utopia. Come poteva un nephilim simile, essere una vittima di una illusione? Per Ratash, il padre era sempre stato consapevole di cio' che aveva fatto in quei millenni a danno degli stessi nephilim che degli umani.
<< Mi chiedo come abbia solo provato a sfiorarlo in un abbraccio...>>
Ratash non riesce a concepire come Syride sia riuscita a un gesto simile e soprattutto a parlare in quei termini con un entita' oscura di quel calibro. Decide pero' di andare a parlare nuovamente al padre, seguendo il suggerimento della dea.Sephir e' ancora a testa china con i capelli che penzolano coprendo il suo viso. Le fiamme sottostanti e intorno ardono sempre piu' caldamente.
"Un giorno non saro' piu' io il re degli angeli neri.Non ti importa nulla di colui che un giorno prendera' il mio posto?"
Le parole di Ratash mentre Sephir resta a testa bassa.
"Si chiama Rashid. E nelle sue vene scorre anche il tuo dna. Non ti importa davvero niente?"
Sephir alza lentamente il viso. Il suo sguardo e' ancora astioso, ma e' come se fose piu' "malleato" perche' dalle labbra non gli partono immediatamente parole crude com'era accaduto fino a pochi attimi prima.
" Che cosa dovrebbe importarmi?"
"Hai tanto criticato e maledetto il mio agire rinnegando di avermi come figlio ed erede nephilim. Rashid potrebbe diventare un re ancora migliore di me. E non e' giusto che mio figlio paghi le conseguenze di qualcosa che ai tuoi occhi o agli occhi del capostipite nephilim ho commesso io. "
Sephir resta con lo sguardo duro verso quello di Ratash , poi i suoi occhi si abbassano venendo bersagliato nella mente da immagini antiche di millenni prima alla sua infanzia e a quando era stato lui in primis abbandonato da sua madre e indotto ad una vita che lui non avrebbe voluto per arrivare al potere. Era stata infatti la madre, ad aver coinvolto Sephir in azioni criminali per poter salire sul trono nephilim e godere di un'antica profezia che avrebbe permesso di farle ereditare tutti i poteri nephilim. Il rancore di Sephir per l'azione della madre, l'aveva portato a esiliarla in una dimensione dimenticata diventando ancora piu' oscuro . Ma le parole di Ratash questa volta toccano un tasto collegato all'energia della compassione innescata da Syride per aver invocato la dea della compassione. Con quella energia integrata, ora anche Sephir ripensa in maniera diversa alle parole di Ratash.
" Nessun bambino dovrebbe pagare per gli sbagli o le follie di un genitore. "
Lo sguardo duro di Ratash si sgrana sconcertato, e si gira istintivamente verso Syride.
<< ho sentito bene?!?Sta parlando lui?!>>
" Come hai pagato tu?"
Gli chiede quindi Ratsh tornando a guardare il padre.
Sephir che ha richinato la testa, la rialza lentamente.
"Come ho pagato io"
Risponde pieno di rancore e con una ferita nello sguardo che lo fa diventare ancora piu' glaciale di prima.
"E vuoi vendicarti di quello che hai subito tu, su mio figlio o i discendenti???"
"Credi che anche volendo, io possa vendicarmi di qualcuno da dove sono ora!?"
" E' il capostipite che deve essere fermato dalla sua collera! "
"E che cosa vuoi che faccia!! "
"Fermarlo! So che puoi se vuoi! La tua energia e' potente! E' talmente potente che hai quasi sottomesso una dea ora qui ! "
Ratash si gira puntando le braccia verso Syride che sente di aver trovato la chiave dopo aver sentito pronunciare da Sephir le parole secondo le quali nessun bambino avrebbe dovuto pagare per gli sbagli o le follie dei genitori. E la chiave che Syride trova, sta proprio nell'infanzia tormentata di Sephir. La dea quindi si avvicina nuovamente a Sephir.
"SEPHIR..."
E' ora davanti a lui.
"Torna indietro nel tempo con la mente. Torna a quando tutto e' iniziato. Solo tu puoi liberarti."
Syride avvicina i palmi delle mani alle tempie di Sephir iniziando ad emanare una energia che va ad innescare ricordi antichi dell'infanzia di Sephir...
"Vivi queste immagini.Riportale alla superficie. Liberale dall'oblio e dalla ferita "
Le mani di Syride premono ancora piu' fermamente sulle tempie di Sephir per indurlo a vivere i momenti della sua infanzia che avevano segnato la sua dannazione all'ombra. Syride sa che per guarire una ferita energetico/emozionale c'e' bisogno di far emergere e liberare l'energia fonte che l'ha provocata. Ma come avrebbe reagito Sephir?