BREVE PASSAGGIO IN UN MONDO DI DIVERSA DIMENSIONE

La porta della piccola casa viene aperta da un'Amanda che manifesta un immediato stupore espressivo nel trovarsi davanti l'amica sciamana del mondo terrestre.
"Shaman??"
"Amanda....Finalmente..."
La saluta quindi la sciamana con un sollevato sorriso sotto gli occhi increduli dell'antropologa.
"Non ci credo....tu qui ??"
"E' grazie a Melissa che siamo riusciti a scoprire che dovevi essere andata oltre il portale della mansione."
Amanda scorge solo in un secondo momento la presenza di Kheyd, l'andromediano che si e' unito alla missione dei suoi amici sul pianeta terra.
"C'e' anche il suo amichetto??"
"Si. E' soprattutto grazie a lui che abbiamo scoperto della presenza energetica del portale. Possiamo entrare?"
"Ah...si si certo scusami. E' che ancora non mi sembra vero che.... Aspettate...quindi per essere riusciti a venire qui, sapete anche come tornare indietro, vero??"
Chiede subito l'antropologa facendo entrare i due nell'abitazione e richiudendo la porta.
"Si. Con la chiave di ritorno creata dall'alchimista Pascal."
"Quindi...in qualsiasi momento !!"
Esclama la bionda con un gran sorriso sotto lo sguardo sorridente anche della sciamana.
"Meglio pero' uscire all'esterno per usare la chiave e riaprire il portale"
Amanda sorride ancora qualche attimo, poi pero' il suo sorriso si eclissa chinando lo sguardo.
"Io.....non posso"
"Come?"
"Non posso ancora tornare.Devo finire una cosa"
"Ma Amanda...che cos'e' che devi finire di fare in questo mondo? E perche' hai oltrepassato il portale nonostante ti fosse stato raccomandato di non andare in quell'area della mansione?"
" Per seguire un'aquila che era apparsa nei miei sogni e poi anche nella realta' in Malesia. E' una storia lunga. Ma qui ho incontrato qualcuno che mi sta insegnando delle cose, e che anche se non ho ancora ben capito che cosa, inizio a credere che sia importante. Non posso tornare a casa se prima non finisco qui."
Shaman guarda l'antropologa con espressione confusa e preoccupata.
"Chi e' questa persona?"
"Beh a dire il vero non so nemmeno come si chiami ne' che viso abbia. Ma ti chiedo di non farmi altre domande. Mi dispiace se vi ho fatti venire qui e che ora sono costretta a farvi tornare indietro senza di me"
"Non possiamo tornare indietro lasciandoti qui Amanda.Non ci riuscirei. Vorra' dire che aspetteremo che tu finisca quello che devi terminare qui"
"Non so quanto ci vorra'. Qui il tempo scorre diverso. Dovete tornare indietro.Io....trovero' un altro modo per tornare a casa. Quella persona mi sta insegnando a usare il mio potere per andarmene via da qui anche se non so come. Ma ho iniziato a fidarmi"
"Sei sicura di quello che dici e se sia affidabile questa persona?"
"Per quanto possa sembrare assurdo....quell'uomo mi e' venuto in sogno e mi ha guidata a lui attraverso un'aquila in questa dimensione usando il portale di Lara. Quando si parla di destino e coincidenze, eh?"
Shaman resta in silenzio comprendendo ancora meglio di Amanda stessa, il senso di quelle parole.
"Parla con lui e chiedigli se...."
"Ti ho detto di no. Non mi va di sbrigare le cose in velocita' specie se certe cose vanno fatte con cautela. Andate! E al limite se proprio dovesse passare troppo tempo e non dovessi tornare....potreste venire a prendermi. Tanto un'abitazione me l'hanno data. Saro' al sicuro. Ma ho bisogno di ancora un po' piu' di tempo...."
Dopo le ferme parole di Amanda, Shaman e Kheyd non possono far altro che lasciare l'abitazione dell'antropologa.

Diverso tempo dopo......

Dopo aver fatto ritorno sulla Terra e alla mansione di Lara, Kheyd resta in silenzio attendendo che la sciamana comunichi tramite telefono, quello che Amanda ha deciso di fare restando ancora nell'altra dimensione. L'andromediano  si adegua poi all'idea della sciamana di restare ospite nella casa dell'archeologa fino a quando Amanda non avrebbe fatto ritorno mentre Shaman sarebbe tornata col teletrasporto all'aereo del gruppo. L'andromediano  ne approfitta per esplorare con lo sguardo l'ambiente dell'aristocratica casa inglese, quasi come se volesse confrontarlo con il mondo dal quale invece lui proviene cosi' incredibilmente diverso.