AREA 51: INFILTRAZIONE AREA LABORATORI


NEVADA

INFILTRAZIONE NELL'AREA 51

L'operazione di infiltrazione all'interno dell'area 51 coinvolge Lara e la sua squadra su piu' fronti.

Il gruppo di persone esperte di arti mercenarie e militari si e' unita insieme a lei per entrare fisicamente nell'edificio, mentre il gruppo di persone esperte di tecnologia e sistemi elettronici sta monitorando le operazioni fisiche dell'altra parte del gruppo. La difficile operazione di ingresso e' delicata a causa della stretta sorveglianza dell'edificio dell'area 51, ma grazie alle capacita' elettroniche di Aaron coadiuvato da Ray, il gruppo di Lara riesce ad entrare nell'edificio narcotizzando militari di sorveglianza e seguendo le istruzioni attraverso un sistema di comunicazione con auricolari che permettono al gruppo infiltrato di farsi guidare da Aaron che ha manipolato le videocamere di sorveglianza per permettere di avere un quadro piu' chiaro sulla struttura interna dell'edificio. Con alcuni raggiri del personale incontrato, il gruppo riesce ad accedere all'importante area dei laboratori, ed e' Lara che riesce a cercare di ricavare delle informazioni da uno degli scienziati trovati all'interno di una stanza.

" Avanti, parla! La donna di nome Excella di cosa si occupa esattamente?"

E' la minacciosa domanda che Lara lancia all'uomo braccato anche dagli altri membri della sua squadra e che l'hanno costretto a sedersi su una sedia. L'uomo messo alle strette e sentendosi in pericolo di vita, inizia quindi a parlare.

"Coordina le case farmaceutiche."

"Per quale scopo?"

"Diffondere negli umani alterazioni genetiche. E renderle....schiave"

Lara incupisce lo sguardo.

"Schiave di chi?"

"Della sofferenza."

"Chi desidera la sofferenza dell'umanita'?? CHI! "

L'uomo vede Lara ancora piu' minacciosa e collerosa avvicinarsi a lui.

"Loro."

"Loro chi! "

"Non lo so chi e' capo....ma non sono di questa dimensione. Operano anche qui ma non appartengono a questa dimensione"

"Che cosa sperano di ottenere schiavizzando l'umanita' ?"

"Nell'hangar...della struttura... Capirete meglio...con chi abbiamo a che fare"

"Chi e' a capo di questa struttura o zona apparentemente umana?"

"Il professor Yark"

"Dove lo trovo?"

"Nell'area di degenza.Si occupa dei pazienti"

"PAZIENTI?? Certo...Pazienti. O forse sarebbe il caso di usare il termine: CAVIE! "

Ripete ironica e con sguardo e tono indignato. Subito dopo Lara spara dei colpi narcotizzanti all'uomo perche' il suo obiettivo non e' quello di uccidere altri esseri viventi,ma almeno metterli a dormire con un'arma narcotizzante sembra essere l'unico sistema per poter riuscire a scoprire i segreti della struttura.

"Proseguiamo prima che la situazione peggiori. All'area degenza"

AREA DI DEGENZA

Raggiunta l'area di degenza, Lara inizia a entrare nelle varie stanze che non sono munite stranamente di dispositivi di ingresso elettronici ma si tratta di porte metalliche e maniglia abbastanza comune. Visiona alcuni interni accedendo poi ad un'area di degenza facilmente capibile nel vedere alcune persone umane stese su dei lettini e agganciati a delle flebo particolari e non comuni.Le persone sui lettini non sembrano pero' particolarmente coscienti e come se fossero in un altro mondo pur essendo vive e respirando. E' nell'entrare in una stanza di degenza pero' che scorge un uomo anziano dai capelli bianchi che cerca di raggiungere una sedia a rotelle scendendo con cautela dal lettino.

"Oh..."

La voce dell'anziano dimostra stupore nel vedere Lara.

"Una faccia nuova."

"Sei un paziente di questa struttura?"

Lara si tiene a distanza osservando l'anziano con dei tubicini trasparenti all'interno delle narici del naso che sono collegate a delle sacche appese sulla sedia a rotelle.

"Hai usato una parola proprio giusta. Paziente. Paziente di essere qui. E di sottostare a questa degenza cosi' lunga"

Lara si avvicina all'anziano.

"Che cosa ti hanno fatto?"

" E chi lo sa. Qui tutto e' in mutamento e sperimentazione."

"Da quanto tempo sei qui? Ci sono molti altri come te qui dentro?"

"Difficile dire quanto tempo sia passato. Qui non esiste la cognizione dello spazio...e del tempo"

L'anziano tossisce portando una mano sulla bocca per poi spallarsi stancamente allo schienale della sedia a rotelle.

"Puoi passarmi quell'acqua?"

Lara continua a guardare con circospezione l'anziano e la stanza, ma poi decide di aiutare l'uomo porgendogli la bottiglia che l'anziano avvicina alla bocca per bere.

"Credo che siamo in molti. Non so dirti quanti. Alcuni li incrocio per i corridoi. Altri non li vedo da molto tempo."

"Capisco. E tu non hai la piu' vaga idea di che cosa venga fatto qui dentro?"

La domanda di Lara e' posta con tono particolarmente scettico.

"Ci sono medici strani. Trattano senza un briciolo di sensibilita'. Non mi hai detto chi sei...una nuova dottoressa militare?"

L'anziano scruta Lara con particolare interesse.

"Diciamo che sto cercando di seguire...le orme di Excella"

L'anziano scruta ancora Lara che ha usato un'espressione ambigua per motivare la sua presenza di ottenere informazioni su Excella e che e' a capo della piu' grande casa farmaceutica mondiale.

"Capisco...La dottoressa Excella. Senza di lei qui probabilmente saremmo lasciati alla deriva"

"Oh, e la sua attuale locazione e cura suppongo rispecchi questo eccelso trattamento di non stare alla deriva"

Commenta ironica ma distaccata.

"Ho visto alcuni che stanno molto peggio. Dimenticati. Abbandonati...."

Lara resta qualche attimo in silenzio.

"Come sei finito qui dentro?"

L'anziano tossisce fastidiosamente facendosi cadere la bottiglietta dalle mani che finisce per terra rotolando.L'uomo si aggrappa con le mani ai braccioli della sedia a rotelle.

"Tutto bene?"

L'anziano si solleva con il torace cercando di fare un profondo respiro.

"Ora va meglio. Grazie per l'interessamento.Ma ora avrei bisogno di fare un giro. Sono stato anche fin troppo a letto"

"Non credo che sia una buona idea andarsene in giro ora"

"Come mai mi dici questo?"

"Prendilo come un consiglio. I militari qui dentro stanno facendo un po' di confusione. E date le tue condizioni, meglio se non ti ritrovi in mezzo alla folla bellica"

"Mi devo preoccupare?"

"Trovo ben piu' preoccupante che tu sia rinchiuso qui dentro da chissa' quanto tempo e miracolosamente ancora vivo"

"Non immagini quanto io ogni giorno ringrazi per essere ancora vivo. Seguiro' il tuo consiglio. Eh...dimmi mia cara, dov'e' che saresti diretta ora?Prosegui il giro visite degli altri pazienti?"

"Puo' darsi. Spero per te e per gli altri che ci sia un modo per tirarvi fuori da qui "

" Credo che chi e' qui dentro, ha ormai rinunciato a vedere la luce del sole. Ma grazie per la tua considerazione. Confidiamo nell'operato della nostra preziosa dottoressa Excella"

L'anziano sorride in modo difficile da capire.

"Se lo dici tu...."

Lara da' le spalle all'anziano uscendo dalla stanza per comunicare con gli altri membri della squadra.

" Dobbiamo raggiungere l'hangar della struttura. Sembra che li ci sia qualcosa che ci potrebbe permettere di capire meglio che cosa stanno trafficando qui dentro questi presunti... alieni "

"Quel vecchio...l'ho gia' visto..."

Mormora Aaron comunicando dall'auricolare mentre ha osservato tutto dal monitor del Nomad.

"Come? In che senso? Hai sentito che da chissa' quanto tempo e' chiuso li' ? Come potresti averlo incontrato?"

E' la domanda dell'archeologa,ma Aaron inizia ad accorgersi di alcuni movimenti nella zona monitorata mentre vede Lara avviarsi verso un tunnel metallico all'interno di quell'area.

"Non andare! Lara! E' una trappola! E quel vecchio probabilmente non e' quello che ti ha fatto credere di essere! Mi hai sentito??"

Aaron le urla nell'auricolare inutilmente dato che Lara si e' gia' avventurata nel tunnel che si chiude alle sue spalle Aaron si passa una mano sulla fronte in un gesto di esasperata impotenza davanti alle decisioni di Lara contrarie alle sue. Ray si zittisce capendo subito l'umore di Aaron aspettando che il gruppetto entrato nel tunnel arrivi alla prossima area e che si rivela dare l'accesso proprio ad una vastissima zona metallica all'interno della quale diversi uomini stanno lavorando a dei colossi metallici robotici. Aaron avrebbe voluto esortare Lara a fermarsi, ma l'uomo ormai ha capito che ogni sua indicazione non sarebbe stata ascoltata dall'intrepida donna.

Valentina - Racconti fantasy
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