AQUILA GUIDA


PIANETA,dimensione

Amanda continua a camminare lungo il terreno fangoso in mezzo agli alberi come se stesse attraversando la notte e l'ombra in tutto il suo fascino e allo stesso tempo pericolosita' passo dopo passo guardandosi intorno senza una meta, iniziando a stancarsi e sentendo lo sconforto impadronirsi di lei.Gli occhi iniziano a diventare lucidi.Si trova nel mondo di una dimensione in cui chissa' se avrebbe trovato anche qualcosa di commestibile da mangiare, e senza sapere se avrebbe trovato un rifugio.E pensare che anche se per pochi minuti, aveva avuto la folle idea di accettare il programma di Vergil di restare in quel mondo insieme a lui per lasciar perdere tutto il resto. Probabilmente avrebbe vissuto una simile esperienza con lui, ma da sola no. Qualcosa di simile non l'avrebbe nemmeno mai immaginata, e la probabilita' di non poter lasciare quel mondo e' alta, a meno che Amelia e Winston avrebbero potuto scoprire la sua sparizione e avvertito il portatore della chiave per andare a cercarla in quella dimensione e riportarla a casa.Amanda ad un certo punto crolla ginocchioni sul suolo stancamente e le lacrime iniziano a scenderle dal viso.Poi un suono che sembra quasi iniziare a diventarle familiare, attira la sua attenzione.Un rumore di ali e uno spostamento di aria talmente potente da farle quasi sembrare che un portale si sia aperto li' vicino da qualche parte,ma nessun portale si e' aperto. E' "solo" arrivato un animale che gia' le aveva fatto visita in precedenza sulla terra, e che in un certo qual modo era a causa sua se si era addentrata nel portale.Un'aquila/falco arriva volando quasi come una freccia andando poi a posarsi su un ramo di albero sopra Amanda. L'antropologa alza lo sguardo verso l'alto scorgendo l'animale.
"Tu.....non e' possibile...sei diventata come un incubo.Ancora tu!! Che cosa vuoi da me!E' colpa tua se ora sono qui!! Tua e solo tua!!!"
Amanda cede il potere inconsciamente a quel rapace senza rendersi conto che era stata lei ad aver scelto di seguire il rapace accusato di averla trascinata li'.
L'aquila resta a fissarla dall'alto silenziosamente con sguardo penetrante ma allo stesso tempo come se celasse e racchiudesse una forza di guardiana e potere positivo.
"Vattene via. O indicami la strada per andarmene da questo maledetto posto!"
Amanda urla senza pero' dare peso alle parole che pronuncia. Non deve aspettare molti istanti prima di vedere l'aquila sollevarsi con le ali e andare a spostarsi su un altro ramo di un albero piu' distante ma in una direzione diversa rispetto a quella che Amanda aveva preso. L'antropologa nota lo spostamento del rapace non considerandolo inizialmente come una vera e propria risposta alla sua richiesta. Poi pero' ancora una volta, una forza misteriosa la porta ad alzarsi e ad andare proprio verso la direzione dell'aquila. Amanda si ferma sotto quell'albero vedendo l'aquila rialzarsi nuovamente in volo e andare a spostarsi in un altro albero ancora piu' avanti,quasi come se le stesse indicando davvero la direzione da prendere.Senza nemmeno rendersene conto, Amanda si ritrova a seguire il rapace verso chissa' quale luogo raggiungendo un punto della foresta in cui gli alberi sono piu' diradati fra di loro. Anche se il mondo e' un po' piu' luminoso grazie alla luce irradiata da alcune stelle, il luogo resta in ogni caso avvolto dal buio.Amanda inizia a diventare sempre piu' esausta e stanca in un luogo dove tutto sembra uguale e senza una meta.Solo desolazione e ombra, quasi come a riflettere la desolazione e l'ombra che vivono in lei in questa sua fase di vita in cui sta cercando di ripartire con un nuovo ciclo. Eppure ancora una volta non sembra avere nessuno ad affiancarla o accompagnarla. Continua a procedere annebbiata sempre di piu' dalla fame come se avesse camminato per ore, e improvvisamente vede come dei fasci di luce appena percettibili come se una qualche sagoma ombrosa fosse corsa in piu' punti della foresta a intermittenza e come se fosse talmente veloce da sparire nel buio circostante.
<< maledizione, mi sembra di avere le allucinazioni.O forse questo posto e' popolato da entita' che appaiono, corrono e spariscono nel vuoto in continuazione?? >>
Amanda si guarda intorno stringendosi in un semi auto abbraccio come se volesse dare coraggio a se stessa notando che ora anche l'aquila e' scomparsa.
"Fantastico! Anche tu ora sparisci?!? Prima mi perseguiti e poi sparisci ! Anche tu mi abbandoni come tutti!"
Grida sentendo la sua voce echeggiare nell'oscurita' circostante. In lontananza si sente il verso di un rapace, quasi come se fosse proprio una risposta dell'aquila attaccata verbalmente.
L'antropologa inizia poi a sentirsi debole e a cadere ginocchioni sul fango iniziando a vedere in lontananza forse qualche fioca illuminazione come di un villaggio. Ma e' ancora troppo lontano per lei, e in quelle condizioni non sarebbe riuscita a proseguire.Questo porta l'antropologa a trascinarsi camminando a carponi e a testa china fermandosi di tanto in tanto per riprendere fiato essendosi anche ferita una caviglia con un ramo spinoso in cui si era imbattuta camminando.
Si ferma respirando inginocchiata e a testa china chiudendo gli occhi per poi sentire dei passi felpati scorgendo due grosse scarpe stivali sportivi maschili a un paio di passi dal suo naso. Amanda riapre gli occhi soffermando inevitabilmente lo sguardo sulle scarpe in questione, capendo all'istante di essersi imbattuta in quello che sembra essere una forma di vita umana.Solleva lentamente il viso nella speranza che non si tratti di Six o di qualcuno di simile di pericoloso per la sua vita, e seguendo la linea delle gambe della sagoma maschile che e' ferma davanti a lei fasciate da un abbigliamento antico e bellico, Amanda scorge l'individuo coperto da un cappuccio che gli copre il viso gia' oscurato dal buio della notte.
<< oh no!! Nulla di buono!! >>
Amanda fa uno scatto all'indietro per allontanarsi all'istante dalla sagoma e restando in ginocchio a debita distanza.
"Chi sei !!"
Gli dice quindi con tono bellico come per non trasmettere paura.La sagoma imponente che e' davanti a lei la guarda dall'alto senza che lei possa nemmeno aver modo di vedere la fisionomia del viso coperto dal buio e dal cappuccio.

Valentina - Racconti fantasy
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