AARON E RAY: INIZIO MISSIONE DAL NEVADA
Lara si trova all'interno dell'enorme aereo militare Nomad in attesa dell'arrivo di Aaron che con il suo elicottero atterra a poca distanza dall'aereo per unirsi alla missione dell'archeologa nonostante le diffidenze del gruppo che accompagna la donna, a causa di quello che Aaron in precedenza aveva attuato lavorando proprio per una donna al servizio del terrorismo.
"Ci siamo"
Commenta con sguardo serio e fisso verso l'esterno vedendo l'elicottero atterrato e il motore fermarsi anche se le eliche continuano a girare ancora osservando la scena attraverso il portello posteriore aperto. Lara resta ferma sulla soglia del portello vedendo lo sportivo Walker andare a passo lento verso di lei.
" Vedo che non e' stato difficile per te trovarci"
Commenta Lara mentre l'uomo si ferma a due passi da lei.
"Avresti potuto dirmi che la tua base consisteva in un Titanic volante"
Risponde lui guardandola fissamente per qualche attimo per poi alzare lo sguardo verso l'aereo.
"Notevole."
"Ad ogni modo, meglio se entri con l'elicottero dentro e venire a dare un'occhiata all'interno per calcolare lo spazio."
Aaron da' una semi sbirciata all'interno notando altre persone a bordo.
"Hai allargato la squadra con i tuoi vecchi amici a quanto pare."
Aaron si gira verso l'elicottero alzando una mano facendo un cenno di attesa verso qualcuno rimasto all'interno.
"Vedo che anche tu hai portato qualcuno della tua squadra"
" Sai com'e'. Viaggiare soli a volte e' un po' noioso"
Dopo le manovre per far entrare l'elicottero all'interno dell'hangar dell'enorme aereo, Aaron invita anche il suo aiutante a scendere dall'elicottero per essere presentato agli altri. Un giovane dall'aspetto muscoloso con una maglietta aderente attillata, scende dall'elicottero avvicinandosi ad Aaron.
"Ma...e' questa la misteriosa Lara??"
Bisbiglia il giovane all'uomo vedendo l'archeologa che dopo aver richiuso il portello del Nomad si dirige verso i due. Aaron pero' zittisce il giovane solo con il suo silenzio.
"Notevole manovra"
La diplomatica ma distaccata affermazione di Lara usando uno dei termini che Aaron stesso ha usato con lei poco prima.
"Lui e' Ray."
La risposta di Aaron che indica e presenta il giovane con un cenno di capo.
"Ray..."
Il saluto di Lara formale e con un lieve capo chinato per salutarlo mentre lei incrocia le braccia osservando i due.
"Lara giusto?"
Le chiede Ray tanto per avere conferma della sua sensazione visto il silenzio del suo superiore.
"Corretto. Lara Croft."
"Mi auguro che tu abbia anche altre risorse per quello che ti sei messa in testa di andare a fare"
Commenta poi Aaron dando un'occhiata agli altri presenti dell'aereo.
"A tempo debito conoscerai l'intera squadra. Ora suppongo che tu voglia dare un'occhiata al computer di bordo e capire se puoi operare da qui."
" Si meglio non perdere tempo e farmi vedere subito la tua consolle di gioco"
Lara gli lancia un'occhiata indefinibile a braccia incrociate, poi gli fa strada avvicinandosi al tavolo con la postazione del computer di bordo.
"Il mio tavolo di gioco e' questo. Vediamo se riesci a giocarci anche tu diversamente. E' tutto tuo "
Lara gli fa un cenno con la mano.
"A meno che tu non abbia bisogno di sapere come si accende o come..."
"Non c'e' bisogno. Me la cavo io da solo. "
L'interrompe sicuro di se' per poi fare un cenno col capo a Ray che lo segue per iniziare a ispezionare il computer. I due quindi si siedono sui particolari divanetti rossi della postazione iniziando il loro lavoro unendosi cosi' alla delicata missione dell'archeologa.
In poche ore, grazie al supporto tecnologico/informatico di Aaron e Ray, il gruppo si prepara quindi alla difficile infiltrazione all'interno della tanto famosa Area 51 dirigendosi con il Nomad nella terra del Nevada e per cercare di scoprire quali tipi di traffici siano collegati a diverse strutture sanitarie e la piu' importante casa farmaceutica mondiale.